Vogliacco e Sabelli: «Abbiamo perso la partitina contro Kevin e Aaron, sarà dura»

I giocatori rossoblù: «Gudmundsson? Sembra un napoletano, è sveglio e pronto»

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Lo scappellotto affettuoso di Vogliacco a Sabelli davanti agli occhi di Retegui (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Vogliacco e Sabelli, insieme in campo e in famiglia. Il terzino ha sposato la sorella del difensore e, da cognati, vivono il Genoa: «É particolare essere cognati e compagni di squadra, è come un fratello con il quale tendi a litigare più spesso perché c’è più confidenza ma siamo protettivi l’uno dell’altro». Intervistati da Dazn Talks, i due calciatori del Grifone rivelano quanto siano sentite le partitine con mister Gilardino: «Oggi in allenamento è stato un disastro perché abbiamo perso contro Strootman e Martin, sono quelli che massacriamo di più quando perdono. Sarà dura fino a domani perché tra di noi teniamo conto delle partitine vinte: ad Aaron, a fine settimana, ricordo sempre se non ne ha ancora vinto una».

Vogliacco spiega l’ambiente rossoblù: «Fin dal ritiro a Moena abbiamo percepito qualcosa di buono perché ai valori umani abbiamo aggiunto valori tecnici fortissimi. Ho avuto la certezza di salvarci nel nostro momento più difficile, ossia a Salerno: ci siamo presentati con 13 o 14 calciatori e la Salernitana era ancora in corsa, lì ho capito che eravamo una squadra molto unita. Al primo anno di Serie A meritiamo un 9 in pagella. Tra cinque anni spero di essere ancora al Genoa. Gudmundsson? É buffo, solare e disponibile anche se non parla ancora una parola di italiano: sembra un napoletano, è sveglio e capisce al volo, glielo si legge dagli occhi». Sul rapporto con Mihajlovic, padre di sua moglie: «Mi sarebbe piaciuto giocare per Sinisa, o contro di lui, in Serie A. Mi seguiva tanto e mi spingeva a credere in me: gli ho dedicato gran parte del mio esordio in A, era una persona presente e il pensiero va sermpre a lui». Vogliacco conclude con la famiglia: «Mia figlia Violante non vede l’ora di venire allo stadio e cantare “Guasto d’amore”, i bambini percepiscono meglio l’entusiasmo attorno a noi».

Così, invece, Sabelli: «La partita con la Roma è stata la più bella. Le prestazioni in casa ci sono sempre state, a parte la prima con la Fiorentina; rigiocherei la gara con il Milan perché potevamo uscire con un risultato migliore e ci sono rimasto male per come abbiamo perso. Il Ferraris ti accende ed qualcosa di inspiegabile. Gilardino è uno di noi perché sa cosa vuol dire essere calciatore e calciatore del Genoa, è una persona vera ed è il complimento più bello che gli possa fare. Europa con il Genoa? Sognare non costa, ma dobbiamo fare del nostro meglio in campo; vorrei giocare il derby, ho avuto la sfortuna di non giocarlo e di perderlo. In futuro voglio riconfermarmi in Serie A con questa maglia cui devo tanto. A Retegui ho detto che lo insulterò se all’Europeo non segnerà almeno tre gol».

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