Un punto importante per il Genoa dalla battaglia di Empoli

Bene il nuovo acquisto Vitinha e l'esterno Martin. Non ha convinto molto il centrocampo che ha funzionato a intermittenza

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Doveva essere battaglia ad Empoli e battaglia è stata. Specie nel secondo tempo, dove colpo su colpo i grifoni hanno ribattuto l’aggressività degli avversari.
Un punto prezioso per il Genoa, che lo porta a quota 29 in classifica, 11 lunghezze da quei 40 che sono un po’ l’ossessione di Gilardino.
Ma non cominciamo, visto che si è “solo” pareggiato benché in trasferta, ad arricciare il naso: è vero, si poteva forse fare di più e fare meglio, ma è pur sempre un punto guadagnato. Sono otto gare che il Genoa non perde, gioca ormai come una squadra sicura, che crede in sé stessa, mai un attimo di ansia e di trepidazione, anche nei momenti più difficili.
Una battaglia si combatte difendendosi e cercando il genio risolutivo: come, guarda caso, è proprio successo con quel tiraccio diabolico di Gudmundsson che è sfilato sul fondo a un soffio dal palo.
Cosa ha “spiegato” questo pareggio? Diverse cose interessanti: ad esempio, la conoscenza del nuovo acquisto Vitinha, davvero niente male, uno che gioca di destro e di sinistro che, là davanti, sembra trovarsi a suo agio. È importante anche perché Retegui, dotatissimo, se non è servito in un certo modo, stenta e non riesce ancora a tenere palla, viene braccato in anticipo dal suo avversario, solitamente in modo rozzo e quasi sempre favorito dagli arbitri che non pensano mai a difendere gli attaccanti: mai!
Un’altra sorpresa è stato Martin: finalmente un sinistro messo sulla sinistra, il che permette di avere la possibilità di un uomo che faccia i cross indispensabili. Ebbene Martin ha fatto egregiamente questo. Insomma, una partita che il Grifo ha ritenuto che sia stato giusto così.
Anche perché, in verità qualcosa ha funzionato ad intermittenza: il centrocampo, vogliamo dire, che è apparso poco propositivo, ha traccheggiato, tutti sullo stesso passo.
L’Empoli, ben messo in campo da Nicola, era una di quelle avversarie, come alcuni affermano, «alla portata del Genoa» come lo erano Salernitana e Lecce, ma in verità i valori dei toscani sono ben superiori, nonostante lo loro classifica li vedeva a 11 punti sotto rispetto ai rossoblù. Ciò che giustifica anche certe difficoltà affrontate dal Grifone.
Il grande acquisto del mercato genoano è stato “GUD”, lo hanno sottolineato tutti: il che segna un dato elogiativo che va fatto alla società che dimostra ancora una volta di tener fede agli impegni presi. E ad agire con estrema cautela e prudenza, come aver speso il giusto per gli acquisti di gennaio, così da tenersi un bel po’ di soldi per il mercato estivo che sarà determinante per la prossima stagione.
A fine settimana arriverà l’Atalanta e sarà interessante lo scontro (del tutto sportivo, ovviamente) fra il “vecchio Gasp” e il “nuovo Gasp”…
Vittorio Sirianni

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