Toni e il votaccio di Preziosi: «Mi diede tre, capii che dovevo andarmene»

«Già a diciassette anni Perin aveva l'arroganza giusta per il calcio» spiega l'ex rossoblù

Toni Genoa
Luca Toni, suo l'ultimo gol del Genoa in campionato a Marassi contro il Bari (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

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Luca Toni, in un collegamento Instagram con Mattia Perin, ha rivelato un retroscena della sua breve esperienza in rossoblù. «Facevo fatica a segnare ma Preziosi mi difendeva, mi diceva che era al mio fianco. Un giorno mi diede pubblicamente un “tre”. Quel votaccio mi fece capire che dovevo andarmene dal Genoa, peccato perché è una piazza molto calda» confida l’ex centravanti.

Toni torna sull’amiciza con Perin: «A diciassette anni avevi l’arroganza giusta. Ogni tanto ti mettevo alla prova ma s’intravedeva che ce l’avresti fatta. Sei diventato un grande portiere». E via con i ricordi: «Mattia, ti ricordi quando non avevi ancora la patente e un giorno ti feci fare un giro sulla mia Ferrari? Facemmo tutte le gallerie di Genova, eri affascinato dal rombo del motore. Siamo stati assieme solo sei mesi ma ci siamo divertiti tanto».

«Il calcio è fermo? Prima facciamo ripartire l’Italia: è inutile tornare in campo se sono chiusi i ristoranti e i bar» aggiunge Toni.

Infine, il futuro del Campione del Mondo: «Voglio proseguire la carriera da dirigente. Stavolta, però, dimostrando le mie capacità decisorie senza più mettere solo la faccia quando le cose vanno male, come mi è accaduto di recente».

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