Sbravati: «Ghiglione viene dalla gavetta, storia a lieto fine»

«Abbiamo tanti bravi ragazzi tra le nostre fila» spiega il responsabile del settore giovanile

Sbravati
Michele Sbravati (da genoacfc)

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Intervenuto a “We are Genoa”, in onda su Telenord, Michele Sbravati ha spiegato qualcosa sul settore giovanile: «Il calcio giovanile è cambiato negli ultimi anni. Personalmente continuo a preferire i giovani locali meritevoli. Il Genoa ha pochi stranieri, in Primavera abbiamo otto ragazzi liguri provenienti dalla scuola base e altri sedici italiani. Il lavoro di squadra porta sempre a risultati, l’ultimo è Paolo Ghiglione: una storia a lieto fine. Giocava centravanti in un attacco a tre, lo acquistammo dal Pavia a quattordici anni: ha fatto la gavetta, come si faceva abitualmente negli Anni ’70».

«Il nostro obiettivo è continuare a produrre calciatori professionisti: in questi anni ne abbiamo lanciati 126, tanti quanti gli anni del Grifone. Da ultimo la leva del 1999 ha dato sette elementi rossoblù al professionismo. Sono fiero di aver allestito una batteria di allenatori genoani che possono insegnare qualcosa agli allievi; porteremo le giovanili al Museo, devono capire il valore della maglia» spiega il responsabile del settore giovanile del Genoa.

Sul femminile Sbravati spiega: «Il movimento è in espansione e con donne sempre più professionali, come il ct Bertolini. C’è una crescita di competitività e investimenti in aumento. Il Genoa deve prendere sempre più coscienza di queste novità. Le nostre quote rosa sono forti a livello dirigenziale; voglio ricordare con grande affetto Orsetta Grandis».

«Non faccio nomi di future promesse. Abbiamo tanti bravi ragazzi tra le nostre fila» conclude Sbravati.

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