Primocanale – Il Genoa non molla mai, ma ora da Goldaniga a Ghiglione e Scamacca serve un po’ di turnover in vista dell’Inter

Giovanni Porcella: «Ora il trittico durissimo che comincia con la trasferta in casa dell'Inter poi mercoledì sera il derby e a seguire la Roma all'Olimpico»

Badelj Genoa-Hellas Verona
Badelj batte Silvestri (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il match col Verona ha confermato che il Genoa non molla mai come ha sottolineato nel dopo gara Criscito con un post sui social. Rimontare in dieci per l’infortunio a Pellegrini e non più sostituibile per i cambi già effettuati non era facile e il punto vale doppio. Di fronte ad un Verona tosto ed organizzato che a lunghi tratti ha giocato meglio dei rossoblu, la formazione di Ballardini ha mostrato però non solo carattere, ma anche duttilità tattica. Il tecnico ha iniziato con il 3-5-2 affidandosi davanti a Destro e Pjaca.

Poi sotto di un gol ecco il 3-4-1-2 con Pjaca arretrato trequartista (Zajc rimasto negli spogliatoi) con Shomurodov e Destro. Dopo il pari dell’uzbeko, fondamentale per l’apporto di velocità e fisicità, Ballardini di fronte al ritmo del Verona si è cautelato con Rovella al posto di Pjaca. Ma dopo il gol di Faroni altra strambata con Scamacca e Pandev nella mischia in un 4-3-3 camuffato. Nel finale la risolve Badelj con il tiro dell’Ave Maria quando ormai in campo era saltato tutto e il Grifone col 4-2-3.

Ora il trittico durissimo che comincia con la trasferta in casa dell’Inter poi mercoledì sera il derby e a seguire la Roma all’Olimpico. Ballardini ha trovato la quadratura e logicamente mantiene sempre una squadra iniziale ormai delineata. Ma è evidente che in difesa Masiello, molto concentrato, e Criscito, il capitano anche acciaccato, avrebbero bisogno di rifiatare un pochino. Goldaniga e Onguene potrebbero aver un poi di spazio con i nerazzurri.

Anche Radovanovic sta tirando la carretta da tempo, ma Zapata non si sa come sta. In mezzo al campo Strotman e Badelj sono fondamentali. Rovella ha avuto un po’ di spazio e potrebbe di nuovo partire titolare con Melegoni che potrebbe essere proposto, senza dimenticare Behrami. Sugli esterni Zappacosta è una garanzia ma Ghiglione c’è. E a sinistra Czyborra non ha alternative visto il nuovo crack di Pellegrini. Andrà gestito in attesa magari di Biraschi. In avanti Destro con Torino e Verona ha accusato molte pause. Ha lottato ed è un punto di riferimento per i compagni e anche se non segna è importante.

Ma Scamacca quando entra fa sentire i suoi spigoli e comunque è fastidioso per gli avversari. Insomma tante opzioni per Ballardini che sta valutando tutte le scelte. per la salvezza servono nelle ultime 15 partite ancora tre vittorie e una manciata di pareggi. L’eredità brutta di Maran è stata assorbita grazie ad una rimonta fantastica, che però ha bruciato energie. Ma la ricarica è a portata di mano, in panchina.

Giovanni Porcella – Tratto da Primocanale.it

CLICCA QUI PER COMMENTARE L’ARTICOLO SU PRIMOCANALE.IT

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.