PREZIOSI/2: “Dispiaciuto per i fischi a partita in corso”

Il Genoa salva la faccia, raggiungendo la Fiorentina ad un minuto dal 90′, ma per il presidente Preziosi, giunto in mixed zone al termine dell’incontro, le cose potevano andare diversamente: “E’ andata così, è stato un vero peccato non poter chiudere la partita già nel primo tempo. Abbiamo avuto qualche occasione, ma quest’oggi davanti a […]


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Il Genoa salva la faccia, raggiungendo la Fiorentina ad un minuto dal 90′, ma per il presidente Preziosi, giunto in mixed zone al termine dell’incontro, le cose potevano andare diversamente: “E’ andata così, è stato un vero peccato non poter chiudere la partita già nel primo tempo. Abbiamo avuto qualche occasione, ma quest’oggi davanti a noi avevamo una grande Fiorentina che sul piano del gioco avrebbe meritato qualcosa in più.” Senza gioco, ma anche senza quel piglio positivo visto all’inizio dell’anno: “Non è il Genoa visto con Udinese, Napoli e Lazio – spiega il presidente – Avevamo più personalità, più voglia e forse meno paura. È la prima volta nella mia gestione che il Genoa non riesce a conquistare una vittoria in sei o sette partite, per poi perdere in trasferta o al limite pareggiare. È normale che subentri un po’ di paura in periodi del genere ed è obbligatorio guardarsi dietro le spalle ma non dobbiamo pensare alla retrocessione”. Tra le delusioni di giornata, l’anticipata contestazione dei tifosi non è andata proprio giù al presidente Preziosi: “Quando perdi 2-1 a dodici minuti dalla fine, non serve a nulla contestare: i ragazzi si stavano impegnando per raddrizzare l’andamento dell’incontro e andavano solamente sostenuti. Mi è dispiaciuto sentire qualche coro e alcuni fischi prima del triplice fischio, perché la squadra va sostenuta fino alla fine.” In tribuna nel dopo partita, alcune tifosi hanno contestato Pasquala Marino, ma Preziosi rassicura: “Non mi faccio influenzare dall’umore dei tifosi. L’allenatore ce l’ho e me lo tengo.” Palacio ha salvato il Genoa dalla sconfitta, ma Gilardino è rimasto incastrato dalla morsa viola: “A Palacio ora piace fare quasi la prima punta e gli riesce bene, invece Gilardino è un attaccante d’area,  ma che in realtà è sempre stato distante dalla porta di Boruc.” Infine, una dichiarazione sul vociferato futuro societario del Genoa, ancora lontano dall’essere svelato: “Vedremo cosa fare a salvezza raggiunta: solo allora potremmo dichiarare i nostri programmi per la prossima stagione. Ora pensiamo a questo campionato. Siamo in difficoltà, ma non dobbiamo aggrapparci agli alibi delle assenze. Aspettiamo gli elementi in rientro dagli infortuni e, con loro, cercheremo di risalire”.

Daniele Zanardi

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