PREZIOSI: «Menegazzo è nella piena maturazione. E in quel settore dovremo intervenire…»

Il presidente del Genoa ha toccato vari temi durante il suo intervento telefonico a "Gradinata Nord", su Primocanale Sport


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Il presidente del Genoa Enrico Preziosi, intervenuto telefonicamente alla trasmissione “Gradinata Nord”, in onda su Primocanale Sport, ha analizzato ill momento della squadra dopo il tour de force tra campionato ed Europa League.

«Stiamo vivendo un momento sereno e la sosta ci permette di mettere a posto tante cose – ha ammesso – I nostri obiettivi non cambiano, ovvero fare bene su entrambi i fronti, e per il momento siamo contenti. I tre convocati in nazionale? A dire il vero sono molti di più, considerando i vari Juric, Jankovic, Tomovic e Fatic, solo per citarne alcuni. Le chiamate di Criscito, Palladino e Bocchetti ci riempono d’orgoglio perchè riguardano l’Italia. Finora siamo stati bravi ad individuare giovani forti: speriamo di continuare su questa strada. Restando a questo argomento, abbiamo acquistato Andrea Ranocchia per cinque milioni di euro quando giocava in serie C. Non è da tutti. Il futuro può riservargli cose straordinarie. Ci sono tanti nostri giovani in giro: a fine anno vedremo chi far rientrare. Scommesse per il futuro? Abbiamo Natalino, che non ha ancora diciotto anni, in comproprietà con l’Inter, e consiglio a tutti di seguirlo, senza dimenticare Polenta».

Manca più di un mese alla sessione di gennaio del mercato e la società rossoblù sta già valutando diverse situazioni.

«A centrocampo non possiamo restare così visti i tanti infortuni: Menegazzo è nella piena maturazione. Vedremo…».

Il presidente spende, poi, parole di elogio per i propri giocatori.

«Ogni anno la forza del Genoa è il gruppo – ricorda – ed ogni anno il gruppo è sempre migliore rispetto a quello dell’anno prima. Li ringrazio davvero, seguono una vita da atleti e svolgono il loro lavoro con grande serietà. Cosa mi aspetto sotto il profilo dei risultati? Dico sempre che puntiamo alla colonna sinistra della classifica, per chiarire che non devono esserci tribolazioni per i nostri tifosi, ma nulla ci è precluso. Con l’esperienza delle coppe abbiamo capito che la prossima volta dovremo fare qualcosa di diverso, al di là degli infortuni che ci hanno falcidiato».

Infine, una battuta sulla vicenda stadio: «Non conosco il progetto della Fondazione ma il mio sogno resta quello di un Marassi ristrutturato per ospitare degnamente le squadre avversarie e i loro tifosi».

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