PREZIOSI: «Il mercato non è chiuso. Muntari non ci interessa, cediamo Kucka solo per un’offerta conveniente»

QUI PEGLI/«Non posso dire che il mercato è chiuso, perché in questo periodo tutto è possibile». Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, intervenuto alla presentazione di Beppe Sculli oggi pomeriggio a Villa Rostan, ha parlato anche del mercato. E ha formulato due precisazioni: «Non sentiamo il bisogno di Muntari. Credo che con l’acquisto di Beppe abbiamo […]


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QUI PEGLI/«Non posso dire che il mercato è chiuso, perché in questo periodo tutto è possibile». Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, intervenuto alla presentazione di Beppe Sculli oggi pomeriggio a Villa Rostan, ha parlato anche del mercato. E ha formulato due precisazioni: «Non sentiamo il bisogno di Muntari. Credo che con l’acquisto di Beppe abbiamo risolto molte cose». Subito dopo ha parlato di Kucka: «Non posso dire che Kucka va via perché se arriva un’offerta che converrà al Genoa andrà via, in caso contrario resterà qui». Dunque sembrerebbe, almeno per ora, che lo scambio Kucka-Muntari con l’Inter sia riposto in un cassetto. E aggiunge per la difesa falcidiata dagli infortuni: «Credo che in difesa siamo a posto. Non posso comprare altri giocatori: credo che sia un caso davvero unico il nostro in serie A, con ben quattro difensori infortunati».

Il numero uno rossoblù racconta un piccolo retroscena su Beppe gol. «E’ da dicembre che Sculli mi chiede di portarlo al Genoa. La storia continua, meno male che ora è qui. Mancava un giocatore come lui allo spogliatoio».

Da Beppe passa a parlare della partita di ieri a San Siro contro l’Inter, conclusasi con l’eliminazione del Grifone. Parole di elogio per «Sampirisi, che ha fatto una grande partita, così come Marchiori». Se Constant non giocherà a Palermo, «giocherà Sampirisi al posto suo» afferma Preziosi.

Il presidente lancia un fulmine, senza fare nomi, su alcuni giocatori che non hanno espresso un rendimento all’altezza. «Sono molto arrabbiato con due-tre elementi perché chi non ha voglia di giocare ed è triste lo rimanderà al suo paese, visto che li pago».  Sembrerebbe chiaro il riferimento a Zè Eduardo e alla sua saudade per il Brasile. Non a caso in questo momento è negli spogliatoi del Signorini a parlare con la squadra. Infine, il numero uno rossobù chiosa con una frecciata alla Lega di A: «Non è giusto che abbiamo giocato domenica e ieri: tra due giorni torniamo ancora in campo»

Alessandro Casu

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