Il 18 novembre 1887, sei anni prima della fondazione ufficiale del Genoa, a Firenze nasceva Luigi Ferraris che del club rossoblù ne sarebbe divenuto, poi, calciatore e simbolo. A sedici anni entrò nella squadra giovanile del Genoa e ne divenne capitano mentre il 3 febbraio 1907 esordì in prima squadra contro l’Andrea Doria. Luigi Ferraris, che giocò nel Genoa fino al 1911, ricevette la convocazione in Nazionale ma non esordì poiché scelse di abbandonare l’attività calcistica per dare seguito ai propri impegni professionali: da ingegnere, si trasferì dalle Officine Elettriche Genovesi di San Fruttuoso alla Pirelli di Milano.
Scoppiata la Prima Guerra Mondiale, Ferraris si arruolò volontario: fu il primo calciatore genoano a morire sul campo di battaglia, il 23 agosto 1915 a Monte Maggio, in Trentino. A lui, il 1° gennaio 1933 venne intitolato il nuovo stadio di Genova, sorto sul terreno del quartiere di Marassi in Via del Piano, dove il Genoa già giocava dal 1911. La medaglia d’argento al valore militare, assegnata alla memoria di Luigi Ferraris, recita: «Costante, mirabile esempio di attività e di coraggio, eseguiva in zone molto battute da fuoco nemico, ardite ricognizioni, dando prova di impareggiabile tenacia e fermezza. Nell’ultima di queste lasciava gloriosamente la vita».