Chi è Kourbelis, il mediano greco tuttofare accostato al Genoa

Il Grifone lo volle già nel 2018, ma s'inserì la Sampdoria

Kourbelis
Dimitri Kourbelis (Foto Epo sito ufficiale Federazione greca calcio)

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Alla notizia che PianetaGenoa1893.net ha riportato ieri sera circa l’interesse rossoblù per Dimitris Kourbelis, capitano del Panathinaikos nonché perno della nazionale greca, peraltro guidata da una vecchia conoscenza del Grifone, John van’t Schip, è stato riservato molto clamore. A filtrare le prime indiscrezioni è stato NovaSport nel taro pomeriggio di ieri, scrivendo letteralmente Όλη η Γένοβα θα τσεκάρει τον Κουρμπέλη. Tradotto, “tutta Genova monitorerà Kourbelis“.

Vero, perché il capitano del Panathinaikos, conteso pure dalla Sampdoria, è uno dei principali nomi che l’Italia sfiderà questa sera all’Olimpico di Roma. All’interno di un corso derelitto come quello in cui è incappata la Grecia, peraltro priva per motivazioni tecniche e non di molti volti noti alla Serie A (Vasilis Torosidis, Kostas Manolas e l’ex genoano Sokratis Papastathopoulos), Kourbelis è uno dei perni su cui punterà van’t Schip che, nel caso, potrebbe pure concedere un discreto minutaggio ad Anastasios “Tasos” Donis, che il Grifone sondò in estate per rinforzare la trequarti senza però mai sferrare l’affondo decisivo.

Kourbelis è legato al Panathinaikos da un contratto in scadenza il 30 giugno 2020 e per stessa ammissione del ds biancoverde Nikos Dabizas ci possono essere i presupposti per una sua partenza dai i cronici problemi finanziari del club. Gli stessi problemi che nel gennaio 2018 obbligarono di fatto il Panathinaikos a non poter trattenere Oscar Hiljemark ad Atene, non avendo finanziariamente possibilità di riscattarlo oltre a ritardi pregressi nel pagamento degli stipendi. In quell’occasione il centrocampista svedese s’imbarcò al Venizelos e atterrò al Colombo. Lo stesso tragitto che Kourbelis potrebbe ora percorrere.

Se Kourbelis non è l’unico volto visionato dalle squadre italiane (si parla pure di osservatori giunti appositamente a Roma per monitorare il trequartista dell’AEK Petros Mantalos), il 25enne di Tripoli resta un profilo che piace: dal 2011 al 2016 l’Asteras s’è goduta Kourbelis, prima che un assegno da mezzo milione di euro giunto proprio alle porte del 2017 portasse il mediano alla corte dei Trifogli. Qui, caratterizzatosi per l’abilità nell’impostazione, prese le redini del reparto e a livello di leadership fu determinante tanto che – dopo la cessione di Carlos Zeca al Copenhagen – fu nominato capitano dopo soli 8 mesi al Panathinaikos.

A questo punto il Genoa provò ad acquistarlo – nel gennaio 2018 – e in effetti l’accordo era già pronto: offrì 2 milioni al club ateniese e un posto da titolare a Kourbelis. S’inserì il PAOK, che oltre a 1,5 milione mise sul piatto i cartellini di Ergys Kaçe, Giannis Mystakidis e Dimitris Konstantinidis. Kourbelis rifiutò sperando in un’offerta da Genova, che arrivò nonostante non fosse stata inviata dal Genoa bensì dalla Sampdoria. A quel punto però i tempi ridotti fecero saltare l’affare e il mese dopo un infortunio al ginocchio costrinse il calciatore a uno stop di 40 giorni.

Ora che Dimitris Kourbelis ha completato la sua maturazione a 25 anni, con tanto di esordio in nazionale voluto dal tedesco Michael Skibbe il 9 giugno 2017, è ufficialmente il leader di una squadra dalla grande storia ma dal presente travagliato. Chissà che nel suo futuro prossimo vi sia un’altra squadra dalla storia imponente ma dal presente instabile. Stavolta, però, nella casa del club più antico d’italia.

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