Il Grifone può sfruttare l’ultima mezz’ora micidiale per il Sassuolo

Si gioca per la gloria, si gioca per la firma, si gioca per la conferma: Sassuolo-Genoa è una gara che potrebbe aver poco da dire anche se la eventuale vittoria del Grifone (unita alla non vittoria della Fiorentina) “regala” la quinta posizione in classifica (a parità di punti con la Viola, il Genoa è comunque […]


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Si gioca per la gloria, si gioca per la firma, si gioca per la conferma: Sassuolo-Genoa è una gara che potrebbe aver poco da dire anche se la eventuale vittoria del Grifone (unita alla non vittoria della Fiorentina) “regala” la quinta posizione in classifica (a parità di punti con la Viola, il Genoa è comunque davanti). Genoa alla ricerca dell’ultima e definitiva conferma e della quarta vittoria di fila. Il Sassuolo non ha più nulla da chiedere alla splendida stagione disputata (seconda in Serie A con la salvezza conquistata ben prima della fine del torneo). Genoa che non deve sentirsi “appagato” per la raggiunta qualificazione alla Europa League (Coni, Figc, Lega, Uefa permettendo) e per aver terminato la stagione davanti “agli altri” (minimo obiettivo chiesto dalla tifoseria).

I giochi sono comunque fatti almeno per quanto riguarda le sei graduatorie della “Panini Digital”, le quali vedono i rossoblù attestati in posizioni di centro-alta classifica, tranne per la percentuale di passaggi riusciti (quattordicesima posizione con 62,5%). Il Sassuolo è dietro in tutte e non insidia il Grifone. Sulla carta, quindi, dovrebbe esserci poca storia, con il piatto della bilancia “statistica” in netto favore per il Genoa.

I giocatori neroverdi, peraltro, sono davanti ai colleghi rossoblù nelle individualità, fatta eccezione per gli assist, dove Perotti sovrasta Berardi; poi Sansone e quindi Falqué. Domenico Berardi, invece, sovrasta nettamente in fatto di assist vincenti (8) seguito da Bertolacci (5), sui tiri (88) con Bertolacci a 61 (tra di loro Zaza con 71). E sempre Berardi in testa in quanto a reti: 14, seguito da Falqué con 13.

Meno 10, più 17: è il saldo-reti delle due contendenti con i padroni di casa bravi ad andare a segno perlopiù nel secondo quarto d’ora del primo tempo (10 le reti siglate) ed in maniera omogenea nella ripresa (in media approssimata 9 il numero di gol per ogni quarto d’ora a disposizione). Il secondo quarto d’ora del primo tempo è però anche quello durante il quale gli emiliani hanno subito il maggior numero di reti: ben 14. Tra il minuto 61 ed il triplice fischio gli uomini di Di Francesco hanno incassato ben 20 reti, equamente suddivise nei due quarti d’ora di riferimento.

Alfonso Magno

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