Arriva il primo successo stagionale per la selezione Under 14 del Genoa guidata da mister Leone Cipani. I Grifoncini hanno vinto il 14º Memorial internazionale Guido Settembrino: la kermesse bresciana, che gode di alta considerazione essendo stata terreno per grandiosi talenti come Foden, Tonali e Bastoni, è tornata dopo due anni di impedimento pandemico con una gradita novità che dovrebbe essere urgentemente recepita dalla federazione per superare i grossolani limiti della categoria arbitrale chiamata in causa per la categoria Under 14. Infatti, ciascuna gara del Memorial Settembrino è stata diretta dalla classica terna arbitrale – e non già dal singolo direttore di gara coadiuvato dai portieri panchinari nelle vesti di improvvisati guardalinee – dando opportunità di crescita sia ai ragazzi che ai giovani arbitri.
Il torneo oltre a ricordare la figura di Guido Settembrino, uomo di sport che ha dedicato la vita alla valorizzazione dell’attività sportiva giovanile e che tra l’altro ha scoperto i fratelli Baresi e Gianluca Vialli, ha onorato la memoria di altri due personaggi dello sport bresciano: Fausto Corsini e Cesare Pettinari, a quest’ultimo intitolato il torneo riservato ai Pulcini del 2012.
Nella prima giornata di gare, disputate ieri al Centro Sportivo San Filippo di Brescia, il Genoa incanta per qualità del gioco e praticità in fase di conclusione: nella partita d’esordio i Grifoncini battono 3-1 l’Inter – punteggio registrato anche dopo un’amichevole autunnale – grazie alle reti di Bellone, Traversa e Catalfamo, interessante Under 14 proveniente dal calcio di Sicilia. Ma è nella partita successiva che il Genoa conquista una vittoria non solo di campo ma anche ideologica: spettacolare 3-2 al Red Bull Salisburgo, firmato Bellone (doppietta) e Ahanor, che raccoglie complimenti e attestati di stima da molteplici parti. E cresce il rammarico per l’increscioso epilogo delle Final Four scudetto. I Grifoncini hanno abituato il pubblico alle imprese stagionali, dalla vittoria di Vinovo contro la Juventus (0-2) al dominio esibito a Zingonia contro l’Atalanta: tra le molte si aggiunge anche lo scalpo della prestigiosa accademia del club austriaco, probabile punto di riferimento del nuovo Genoa. Un successo di rango internazionale da cui si può arguire l’immutata validità della Scuola rossoblù la quale non teme comparazioni con le altre realtà europee.
Nella finale disputata stamane il Genoa ha battuto il Parma ai calci di rigore (punteggio di 1-1 al termine dei tempi regolamentari) e sollevato il primo trofeo stagionale: decisivo l’errore dal dischetto di Muto sul punteggio di 3-4. I ragazzi rossoblù fanno festa in campo e negli spogliatoi, un sorriso anche per il responsabile del settore giovanile Michele Sbravati, l’unico dirigente genoano presente a Brescia, dopo la forte delusione proveniente dalla Primavera retrocessa al pari della prima squadra.
