«Tanto alla fine lo fa, vedrai che segna». Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, commenta nel suo editoriale i numerosi errori arbitrali della decima giornata in serie A, iniziando proprio da Juventus-Genoa. «A Ronaldo, alla Juve non basta neppure – prosegue il direttore – un gol annullato per fuorigioco al 94′ per lasciare per strada punti allo Stadium. C’è sempre il minuto in più: in effetti 96′, rigore, Ronaldo sul dischetto, 2 a 1 e di nuovo primi. Fino alla fine, hasta el final».
Zazzaroni spiega: «L’inesorabile. Qualcosa contro cui non si può lottare. Come contro (o per) gli arbitri. I quali ripetono spesso che il regolamento parla chiaro. Poi però intervengono le spiegazioni e le indicazioni del designatore, le interpretazioni, le eccezioni, le troppe contraddizioni».
Il direttore si chiede: «Da sufficientemente insoddisfatto degli arbitri – alle nuove generazioni riconosco tuttavia una crescita sul piano della “moralità” – segnalo di nuovo (visto che da giorni ne scrive Barbano) le domande che milioni di appassionati e la maggior parte dei critici continuano a porsi: perché un arbitro ricorre al Var e l’altro, trovandosi a dover giudicare un episodio identico, no?».