Genoa superiore al Parma: ma le statistiche non considerano l’orgoglio

Il “piccolo” Parma, che tanto piccolo non è, almeno alla luce delle ultime tre prestazioni, non dovrebbe avere scampo contro il Grifone di Genova: lo dicono le fredde statistiche della “Panini Digital”. Almeno in cinque di quelle, dove si evince che i Ducali, rispetto al Genoa, tirano pochissimo (3,1 volte, in media, contro 4,5), e […]


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Il “piccolo” Parma, che tanto piccolo non è, almeno alla luce delle ultime tre prestazioni, non dovrebbe avere scampo contro il Grifone di Genova: lo dicono le fredde statistiche della “Panini Digital”. Almeno in cinque di quelle, dove si evince che i Ducali, rispetto al Genoa, tirano pochissimo (3,1 volte, in media, contro 4,5), e che in quanto a pericolosità c’è un piccolo abisso (46,4% il Genoa contro 37,4% il Parma). La percentuale di passaggi riusciti non vede un grande distacco tra le due contendenti: solo 1,5 il gap tra il Parma ed il Genoa, 63,3% gli ospiti, 61,8% i padroni di casa, ed è l’unica delle sei graduatorie dove il Parma precede il Genoa.

Sul possesso palla (il confronto tra le due vede il Genoa al 52% ed il Parma al 48%) il Grifone vanta 24’59” – che equivale oggi al nono posto – mentre i Ducali sono a 23’28”, che significa quattordicesimo della lista. Anche la supremazia territoriale dice Genoa: 10’27” contro 9’15” (ottavo e tredicesimo). Palle giocate, i rossoblù fermi a 546,5 ed i parmensi a 518,4. Tanto per avere un metro di paragone, la Roma (prima) è a 693,2, il Chievo fanalino di coda con 469,1.

Anche nelle individualità il Genoa viaggia a gonfie vele. Sugli assist, messi a confronto i migliori tre di ciascuna compagine, i beniamini della Nord sono ben davanti: Perotti, Edenilson e Bertolacci ne hanno collezionati 91, Lodi, Gobbi e Belfodil 46. I tre migliori tiratori scelti di casa, Bertolacci, Falqué e Perotti sono a 117, mentre Coda, Mauri e Lodi ne vantano 84.

Altro dato che salta agli occhi è che il Parma ha subito solo due reti nel primo quarto d’ora, mentre il grosso del passivo – 14 gol – è arrivato tra il minuto sedici ed il minuto trenta. La maggior parte (6) dei pochi gol realizzati (solo 24) sono stati siglati nella seconda mezzora della ripresa.

Ma c’è un valore “assoluto” che né le graduatorie “Panini Digital”, né la classifica reale prendono in considerazione: l’orgoglio. I giocatori del Parma, e lo stesso Roberto Donadoni, hanno dimostrato sul campo che il campionato, grazie a loro, non è assolutamente falsato. È l’orgoglio, il senso di appartenenza ad una squadra che prima di tutto è dei tifosi; la forza ed il coraggio di onorare la maglia che indossano aiuta a superare ogni ostacolo, e la Juventus ne sa qualcosa. Non hanno nulla da perdere ma tutto da guadagnare. In una sola parola: la faccia.

Alfonso Magno

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