Genoa Club Toronto: il romanzo del volo del Grifone oltre oceano

Che la fede genoana non avesse limiti lo sapevamo. E anche che il genoano si riconosce per la sua mentalità di non mollare mai nei momenti più bui. Ma chi si sarebbe mai aspettato che questa passione arrivasse fino in Canada? Eh sì, è andata proprio così. I gesuiti nel Cinquecento portarono la religione cattolica […]


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Che la fede genoana non avesse limiti lo sapevamo. E anche che il genoano si riconosce per la sua mentalità di non mollare mai nei momenti più bui. Ma chi si sarebbe mai aspettato che questa passione arrivasse fino in Canada? Eh sì, è andata proprio così. I gesuiti nel Cinquecento portarono la religione cattolica in America, Fabrizio Cardone nel Nuovo Continente ha portato il Genoa. All’inizio non è stato facile amalgamare un gruppo di tifosi in una terra in cui di Genova conoscono forse soltanto Cristoforo Colombo. Ma lui ci è riuscito e ha raccontato in esclusiva a PianetaGenoa1893.net la sua impresa… a mo’ di Colombo. In occasione del derby di stasera, Cardone sarà ospite telefonico nella trasmissione “La Giostra del Gol” su Rai International: i soci del sodalizio canadese saranno tutti davanti al maxischermo a seguire la supersfida per l’Europa contro la Sampdoria.

«Il progetto ebbe inizio praticamente lo stesso anno – inizia a raccontare Cardone – in cui decisi di traslocare oltreoceano, ovvero nell’estate del 1996. Ero partito con tanto entusiasmo ma da solo e non conoscevo nessuno. La prima cosa che capii fu che l’italiano era odiato da molti ma anche amato da altri. Il genovese, invece, era completamente sconosciuto. L’unico modo per inserirmi era parlare del pesto (anche se funzionava solo col 15% delle persone) per poi passare a Cristoforo Colombo, ma anche sentendo questo nome arricciavano il naso come per dire “boh”. Alla fine, dopo un paio di anni, fui costretto a doverla pensare come loro. Qui c’è un salame (all’italiana) che si chiama appunto “Genoa Salami”. Se discuti di questo argomento ti rispondono: “Aaaaaaahhh sìììì” (oh meglio, “Oh yeah”). Secondo me conoscono il nome ma non hanno nemmeno l’idea di dove si trovi. Fatto sta che mi ero prefissato un progetto personale, per far conoscere Genova al Canada: ma come potevo fare? Qui l’Italia è solo Roma, Venezia e Firenze, poi ci sono gli italiani e/o figli di italiani: senza la minima offesa piú del 90% sono emigrati dalla Calabria, e uno che conosce un po’ di geografia italiana sa che le due regioni sono molto diverse. L’unico elemento in comune è la costa rocciosa sul mare». Ma le sue difficoltà non finiscono qui. «Dal tentare di capire cos’era il “panzerotto” – afferma Cardone a Pianetagenoa1893.net – spiegando che si chiama “calzone”, ad imparare a conoscere le “zeppole”, fino a cercare di spiegare cos’è il “frisceu”. Alla fine ero da solo contro tutti. E si sa: tutti non cambieranno mai idea per volontá di uno. Allora mi era venuta in mente la mia passione sportiva, così spiegai che a Genova c’era il Genoa Cfc».

Poi il futuro presidente ebbe l’intuizione tutta rossoblù. «Intorno al 2000 con computer primitivi – spiega Cardone – creai il sito “genoaclubtoronto.com”. Avevo pensato: “Di persona non riesco a far niente, magari tramite internet qualcosa si combina”. Alla fine ero riuscito a parlare soltanto con un norvegese che aveva fondato il gruppo “Ragazzi CertosaScandinavia”…». L’impresa non era per nulla facile. «Il mio compito era arduo – prosegue Cardone – a fine anni ’90 canadesi ed americani non ne volevano sapere di calcio e tantomeno dagli europei. Trovai una soluzione attraverso la EPL (English Premiere League): lì conoscevano bene il Genoa e potevo canzonarli per la vittoria rossoblù sul Liverpool del ’92. Fortunatamente il calcio si stava globalizzando grazie all’interesse globale della stampa britannica. Nel frattempo il calcio moderno stava diventando internazionale ed io cercavo di far conoscere il Genoa (allora in serie B) nuovamente uno contro tutti».

«Avendo avuto problemi con il sito precedente – sottolinea il presidente del Genoa Club Toronto – ne fondai uno nuovo, ancora online: www.genoacfc.ca. A quel punto decisi di pubblicarci articoli sul Genoa in inglese e in un certo senso diedi vita al Genoa Club Toronto. Ciò porto su di me grande attenzione, sia dall’Italia che dal Canada tanto da poter finalmente trovare qualche ligure qua e là patito della squadra più bella del mondo. Decisi così di raggruppare i tanti genoani presenti a Toronto e nelle zone limitrofe per riunirci tutti insieme e continuare a coltivare il nostro grande amore per il Grifone».

Dopo tante peripezie «alla fine sono stato anche battezzato dal Genoa Cfc stesso “unico sito interamente in inglese del Genoa”. Tanto che nel 2006 il Genoa Club Toronto è stato ospite a Pegli e allo stadio “Luigi Ferraris” a celebrare il ritorno in B del Genoa nella partita con il Monza» dice Cardone.

L’attività “diplomatica” è molto intensa «Il Genoa Club Toronto ha di recente allacciato rapporti – afferma orgogliosamente Cardone – con alcune associazioni di liguri presenti sul territorio canadese e organizzato svariate feste. Ogni estate a Toronto si svolge la “Festa of Genoa”. Due anni fa ospitammo Robert Stillo, canadese allora militante nella Berretti del Genoa. L’anno scorso a Stillo si è aggiunto il grandissimo Eugenio Lamanna. Di solito anche grazie alla Festa del Genoa il club distribuisce il premio del Genoa Club Toronto come “Membro Onorevole del Club”. Il primo anno è stato premiato lo chef Dario De Spirito di Recco, che era stato invitato in occasione della manifestazione “A taste of Liguria”. L’anno dopo lo ha vinto Roberto Stillo, ora vice portiere della Primavera del Genoa, nato proprio qui in Canada. Nell’edizione 2009, invece, lo ha conquistato Lamanna, ora in forza al Gubbio di Vincenzo Torrente».

Il sodalizio è spesso oggetto delle attenzioni dei media. «Il Genoa Club Toronto è stato invitato svariate volte – afferma Cardone – da Radio 19, Radio Nostalgia e Radio CHIN (Canada). Lo scorso anno, inoltre, siamo stati ospitati da Alf De Biasis, uno dei più grandi esperti di calcio in Canada, al programma televisivo “Soccer FanAtics” in onda su TLN TV . Il club è anche intervenuto con Pinuccio Brenzini a Telecittá nel programma “Bordo Campo”».

Il club ha una duplice funzione, prosegue il suo fondatore: «Continua non solo a riunire tutti i genoani residenti in Canada ma offre anche ospitalità e sostegno a tutti i tifosi rossoblù che passano per Toronto. Il club conta circa venti soci tra ferrei e simpatizzanti. Ogni domenica ci incolliamo davanti allo schermo a tifare il Genoa. A breve organizzeremo delle attività per tutti i genoani del Canada ed i tanti canadesi diventati grifoni. Fra le ultime iniziative abbiamo dato anche il benvenuto ad una nuova squadra di calcio professionistica, il Toronto FC».

L’organigramma ufficiale è molto snello: Fabrizio Cardone è il fondatore e presidente, Stacey Cardone la direttrice delle Public Relations e Mauro Del Giudice il segretario. «Abbiamo provato numerose volte ad iscriverci all’ACG – conclude Cardone – ma con l’esborso monetario non ci siamo mai riusciti».

Ringraziamo Fabrizio Cardone per l’interessante racconto. Ci ha avvicinato ad una realtà rossoblù molto particolare ed unica nel suo genere.

Andrea Ferrando

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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