Genoa, avvertito un pericolo senso d’impotenza

Bugiarda, forse, la vittoria contro l'Empoli. Bugiardo, senza dubbio, il punteggio di Reggio Emilia contro una squadra accreditata al pari del Grifone

Marchetti Criscito Genoa
(foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

La mezz’ora più brutta della gestione di Ballardini si è palesata in Emilia. Ventotto minuti di puro gelo nelle vene del Grifone, impallinato per cinque volte dal Sassuolo. Sembrava una squadra perfetta, quella di De Zerbi: invece è più nuova del Genoa, nuovi calciatori, nuova metodologia di lavoro, nuovo senso tattico. Cinque gol in ventotto minuti, i rossoblù rimediano una pessima figura che polverizza (almeno esteriormente) quanto di buono è stato fatto nelle precedenti uscite. Il Genoa saprà rialzarsi dopo una sbandata collettiva, ha gli uomini giusti per farlo: intelligenti ed esperti.

Un black out del genere annichilisce chiunque e facilita analisi eccessivamente negative. Bugiarda, forse, la vittoria contro l’Empoli. Bugiardo, senza dubbio, il punteggio di Reggio Emilia contro una squadra accreditata al pari del Genoa. Ciò che ha dato più fastidio, e che prescinde da qualsiasi discorso tattico, è il senso d’impotenza percepito al Mapei Stadium. Il riferimento è all’incapacità di arginare l’avversario o, quantomeno, di duellarlo ad armi pari. Eccepita l’occasione di Pandev costruita appena dopo il pareggio di Boateng, il Genoa non ha mai reagito mentalmente alle invettive del Sassuolo. Ha, invece, subìto l’evento negativo, uno dopo l’altro. E in uno sport come il calcio la risposta psicologica è vitale per far andare le gambe.

Durante l’intervallo Ballardini ha preso la decisione più scontata ma in quel momento giusta: fuori un centrocampista, dentro un attaccante in un 4-2-4 mai visto prima. La rivoluzione non c’è stata ma le due settimane di pausa dovranno partorire una spiegazione alla disconnessione generale di Reggio Emilia. Il senso d’impotenza avvertito durante i ventotto minuti è stato doloroso e ha riportato le lancette del tempo indietro di un anno, quando simili episodi erano più frequenti. Il Grifone non deve più accomodarsi sull’entusiasmo delle vittorie precedenti o, peggio, su un vantaggio acquisito dopo mezz’ora.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.