Favilli contro Cutrone, per la prima volta. Il futuro è Azzurro

Guideranno gli attacchi di Genoa e Milan, ma non si sono mai affrontati in Primavera

Favilli
Andrea Favillli in Under 21 (Foto Genoa cfc)

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Il ct Roberto Mancini farebbe bene a seguire dal vivo Genoa-Milan. La gara del Ferraris può essere l’anticipo del futuro della Nazionale. Gli attacchi delle due squadre saranno guidati da Favilli e Cutrone, maggio ’97 il primo, gennaio ’98 il secondo. Li separano appena otto mesi ma le loro carriere sono avviate da tempo. Il giocatore del Grifo, complice un grave infortunio, ha disputato quarantanove partite tra i professionisti, segnando sedici volte. Il milanista, invece, è a settantuno gettoni in prima squadra conditi da ventisette gol e sette assist. Un panzer, Favilli, che ricorda Skuhravy; un sottomarino difficile da stanare, come Ottobre Rosso, Cutrone.

Sono il futuro della Nazionale ma difficilmente potrebbero giocare assieme. Hanno caratteristiche differenti ma comunque essenziali per i rispettivi club. Favilli eccelle nel colpo di testa (sei gol su sedici), Cutrone è un attaccante versatile nelle cui vene scorre un veleno letale quando agisce in area di rigore. Il genoano patisce meno il gioco fisico e le marcature del nostro campionato, il ragazzo del Milan invece incide di più nelle gare di coppa. Talentuosi a modo loro, con un dato che li accomuna: non si sono mai affrontati con la Primavera. I percorsi differenti e il quasi anno di differenza li ha condotti a scontrarsi oggi pomeriggio, sul palcoscenico principale del nostro calcio.

Favilli e Cutrone, l’oro della Nazionale. Senza dimenticare Federico Chiesa, gioiello della Fiorentina che ha segnato quindici gol in A con diciassette assist. Lui è dell’ottobre ’97, più giovane del rossoblù, più “vecchio” del rossonero. Con questo trio (e Bernardeschi) l’Italia ha un futuro. Così come ce l’ha il Genoa, a prescindere dal destino di Piatek. É il momento di Favilli, lui che doveva essere il titolare già dall’estate (non a caso il trattamento salariale è doppio rispetto al Pistolero); Cutrone, al momento, è l’erede di Higuain. Il ct Roberto Mancini farebbe bene a seguire dal vivo Genoa-Milan.

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