ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Alfredo Parisi: «L'unica alternativa alla tessera del tifoso è l'autocertificazione»

Il presidente di Federsupporter ribadisce che non può essere contestata dal Ministero dell'interno, in quanto prevista dalla legge, mentre le società  sportive non possono non accettarla


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Non si placa il dibattito sulla tessera del tifoso. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter il primo sindacato di tutela dei tifosi, per chiarire la proposta dell’associazione riguardante l’autocertificazione da parte dei sostenitori di non aver riportato condanne per reati da stadio né subito eventuali Daspo. Potrebbe essere l’unica concreta alternativa per evitare la tessera.

Dall’incontro-dibattito di Modena hanno trovato ulteriore conferma le criticità e le problematiche giuridiche che avete sollevato da tempo. In proposito cosa pensa Federsupporter delle iniziative delle tifoserie di Genova proposte come alternativa alla tessera del tifoso?

«Chiariamo, innanzitutto, che non abbiamo avuto modo di esaminare alcun documento presentato dalle tifoserie organizzate alle società e che, quindi, non possiamo fare altro che commentare le notizie riportate da articoli di stampa circa un diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti di ingresso allo stadio riservato a vecchi abbonati, relativamente ai settori e posti occupati, a un costo pari a quello dell’abbonamento per la stagione 2010/2011, diviso per il numero delle partite in casa con l’aggiunta di tre euro a gara. Ebbene questa strada non ci sembra esente da rischi sul piano della legittimità. Il pensiero già da tempo formulato da Federsupporter, e ribadito il 13 corrente in una nota tecnica redatta dal Responsabile dell’Area Legale, Avv. Rossetti (NDR consultare www.federsupporter.it “Possibili soluzioni alternative alla tessera del tifoso circa una ipotesi di prelazione in favore dei vecchi abbonati”) conferma la posizione, illustrata dall’Associazione nel corso della Conferenza stampa del 21 giugno u.s., che poneva come unica alternativa, legittimamente valida, l’autocertificazione».

Su quali basi avete formulato la vostra nota che ha suscitato perplessità in alcuni gruppi organizzati di tifosi ?

«Premetto che un parere professionale deve rispondere, così come impone la deontologia, esclusivamente a criteri di coerenza e correttezza tecnica, ossia “secondo scienza e coscienza”, al di là del fatto che esso possa risultare più o meno gradito. L’ipotesi proposta da alcuni gruppi organizzati di tifosi, infatti, potrebbe muoversi in contrasto con la legge 41/2007 che riguarda sia i soggetti già destinatari dei provvedimenti susseguenti ai reati da stadio ( art. 8, 1° comma), sia le società sportive alle quali è fatto divieto espresso di corrispondere contributi e facilitazioni ad associazioni di tifosi, anche di fatto, comunque denominate , o non specificamente denominate; il che estende il divieto ad ogni raggruppamento di tifosi non colpiti dai provvedimenti sopra richiamati».

Ma allora, alla luce delle vostre argomentazioni, è possibile ritenere la tessera del tifoso illegittima ?

«Anche se si tratta di una tesi suggestiva, francamente non ci sentiamo di poterla sostenere sul piano giuridico, in quanto la tessera non si rivolge a gruppi o a una parte dei tifosi bensì alla generalità degli stessi, mentre la soluzione alternativa è diretta ad un target di tifosi ben individuati: i vecchi abbonati».

In proposito cosa prevede il Codice di Giustizia sportiva?

«Il divieto assoluto imposto dalla legge 41/2007 ( art. 8) alle società sportive è ancora più rigoroso nel Codice di Giustizia Sportiva della FIGC e fa riferimento espresso a qualsiasi forma associativa di tifosi, indipendentemente dalla loro qualificazione soggettiva».

Ma allora cosa dovrebbero fare i tifosi?

«Ribadisco che l’unica soluzione legittimamente possibile rimane quella prospettata ed illustrata da Federsupporter sin dal giugno scorso: l’autocertificazione che, a nostro avviso, da un lato non può essere contestata dal Ministero dell’interno, in quanto persegue gli stessi scopi ed ha la stessa valenza della tessera, oltre ad essere espressamente prevista dalla legge, e dall’altro le società sportive non possono non accettarla e quindi rilasciare l’abbonamento.

Ricordiamoci che la tessera è una libera scelta delle società sportive, così come libera scelta dei tifosi è sottoscriverla. In ogni caso, anche se si volesse accettare la tessera, il tifoso non può essere obbligato ad accettare carte di credito annesse alla tessera o in essa incluse. Infatti si tratta di due cose completamente diverse e distinte, fermo rimanendo che nessuno può essere costretto ad accettare qualsiasi carta offerta in omaggio con la tessera. Vorrei però aggiungere un’ultima considerazione».

Dica pure…

«Nonostante Federsupporter sia in larga parte ignorata dai mezzi di informazione dobbiamo constatare che spesso le analisi, le argomentazioni, le proposte da noi avanzate vengo prospettate ed utilizzate, naturalmente senza citarne la fonte».

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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