ESCLUSIVA PG – Quaggiotto: «Ancora oggi sento l’affetto dei tifosi. La piazza rossoblù merita grandi traguardi»

L'ex centrocampista "tira la bomba": «Spero che qualcuno di facoltoso possa rilevare il club, perché la piazza genoana ha delle potenzialità pazzesche»

Alessandro Quaggiotto

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Nella fantastica stagione rossoblù 1988/1989 fu uno dei grandi protagonisti: Alessandro Quaggiotto, acquistato in prestito dal Bologna, giocò tutte le gare di quello strepitoso torneo cadetto culminato con la promozione dei record sotto la gestione Franco Scoglio.
“Quaggiotto tira la bomba” era uno dei cori che lanciava allora la Gradinata Nord, a conferma delle doti balistiche del centrocampista, bravissimo su punizione e letale dal dischetto (in totale 6 gol in campionato).
«Quella stagione è stata strepitosa, eravamo una squadra fortissima con uno zoccolo duro che non a caso, pochi anni dopo, centrò la qualificazione Uefa – ricorda oggi Quaggiotto, intervistato da Pianetagenoa1893.net -. Della mia seppur breve esperienza al Genoa ho ricordi fantastici, ancora oggi mi rende orgoglioso il fatto che i tifosi si ricordino di me con strepitoso affetto».
«Il calore dello stadio è qualcosa di unico, che solo il Ferraris trasmette. Il Genoa di oggi? Lo seguo e mi informo, intanto posso dire che la gestione di una società è cambiata rispetto ai miei tempi. Certo vedere il Grifone che galleggia nei bassifondi della classifica non mi piace, ma c’è un presidente che ha scelto questo modo di governare. Rispettabile per carità, ma un po’ complicato. Sicuramente Preziosi non fa il massimo per essere amato, ma ahimè la società è sua».
Quaggiotto prosegue: «Cambiare con così tanta frequenza non agevola, alla fine devi sempre mettere una pezza. Retrocedere in Serie B sarebbe un grosso problema anche per la società».


Chiediamo poi all’ex centrocampista rossoblù se nota qualche similitudine, in termini soprattutto affettivi verso il Genoa, tra Franco Scoglio (approdato in tre occasioni al capezzale) e Davide Ballardini (addirittura quattro) che sono molto amati dai tifosi: «Assolutamente sì per quanto riguarda la fedeltà, anche se i momenti e le epoche sono state molto diverse. Del Professore ho grandissimi ricordi, fu lui a volermi assolutamente nel 1988. Un anno dopo fece una scelta diversa, ci rimasi male ma col senno di poi capii che Scoglio per la Serie A nel mio ruolo aveva preferito Perdomo, che a quei tempi era vice-capitano e punto fisso della Nazionale uruguaiana. Anche se poi non ebbe un rendimento positivo al Genoa, al momento come si poteva dargli torto?».
In conclusione un augurio di Quaggiotto per il 2021 del Vecchio Grifone: «Spero che qualcuno di facoltoso possa rilevare il club, perché la piazza genoana ha delle potenzialità pazzesche e l’investimento non sarebbe così insensato anche se il periodo storico legato al Covid-19 non aiuta. Il Genoa ed i suoi fedelissimi tifosi meritano grandi traguardi».

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