ESCLUSIVA PG – Ferdinando Capicotto: «Vi presento il Catanzaro»

Il collega di Uscatanzaro.net ci ha raccontato i punti di forza e di debolezza della formazione calabrese guidata da Antonio Calabro

I giocatori del Catanzaro esultano dopo un gol (Foto Instagram ufficiale Us Catanzaro)

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Campionato 1982-83: il Catanzaro disputa l’ultimo campionato in serie A. All’epoca, il massimo campionato era composto da 16 squadre e la vittoria dava soltanto due punti: i giallorossi calabresi arrivarono ultimi e da allora non hanno più respirato l’aria dei grandi palcoscenici del calcio nostrano. In quella stagione, il Genoa lo affrontò: 2-2 all’andata allo stadio “Comunale” di Catanzaro (oggi “Ceravolo”) con gol di “Dustin” Antonelli e autogol del portiere Zaninelli, e vittoria rossoblù per 4-1 al Ferraris con reti di Viola, Iachini, Briaschi e Antonelli. Invece, CLICCA QUI per i precedenti in Coppa Italia.

Dopodomani il Catanzaro si riaffaccerà al “Tempio” per disputare il match secco di Coppa Italia: è una squadra ambiziosa, costruita per qualificarsi ai play off promozione della serie C. Pianetagenoa1893.net ha intervistato il collega Ferdinando Capicotto di Uscatanzaro.net per conoscere l’avversario del Grifone.

Come gioca la formazione di Antonio Calabro?

«Il tecnico schiera la squadra con il 3-5-2: a seconda degli interpreti può diventare un 3-4-1-2 in fase di possesso del pallone, soprattutto se gioca Carlini. In fase difensiva il modulo cambia in 5-3-2, come ogni difesa a tre. Calabro ha una sua idea: è l’interno di squilibrio, che prevede che uno dei centrocampisti in fase di possesso si alza e va a dare supporto alle due punte».

Un punto di forza della squadra?

«Sicuramente la difesa, poiché subisce pochi gol: tre reti in cinque partite di campionato, due alla prima giornata e uno su rigore. Inoltre, in fase difensiva in campionato in tre occasioni non abbiamo preso gol di cui due in trasferta».

E il punto debole?

«Non ne segna molti: quattro gol in cinque partite di campionato, un po’ pochini. Invece, in fase offensiva, in due trasferte, il Catanzaro non ha segnato. Tornando alle reti subite…».

Prego…

«Il portiere Branduani se non è un para rigori poco ci manca: ne ha già parato uno nella sequenza dei penalty in Coppa Italia contro il Chievo»

Evacuo è il giocatore più famoso…

«Sì, ha i suoi anni, poiché è del 1982, ma dà ancora un contributo importante alla squadra. A centrocampo, un giocatore importante è Corapi che ha molta esperienza: con il Parma ha ottenuto doppia promozione, dalla serie D alla C e poi alla B (NDR: quando era direttore sportivo Daniele Faggiano, ora al Genoa) per poi passare al Trapani. Altro giocatore di rilievo è Carlini. In attacco c’è da segnalare Curiale, ex Catania, Frosinone. Nel settore offensivo c’è anche Di Piazza che però non dovrebbe partire per Genova a causa di un infortunio».

Squadra costruita per la promozione diretta?

«E’ una rosa che punta ad accedere ai playoff nella miglior posizione possibile. Difficile possa puntare alla promozione diretta, poiché ci sono squadre ben attrezzate come Bari, Teramo e Ternana»

Calabro punta anche alla Coppa Italia?

«Difficile dirlo, anche perché non riusciamo a vedere gli allenamenti poiché sono a porte chiuse per l’epidemia di Covid. Bisognerà vedere se punterà più sullo scontro diretto di domenica prossima contro la Ternana, oppure se ambirà anche a passare il turno di Coppa contro il Genoa».

Problemi per il Covid?

«Non ce ne sono praticamente stati. E’ stata rinviata la partita col Palermo a causa dei 13 positivi tra i rosanero»

Una possibile formazione?

«Provo a dare la formazione tipo: Branduani; Martinelli, Fazio, Pinna; Casoli, Verna, Corapi, Carlini, Contessa; Evacuo, Di Massimo. Possibili ballottaggi: Carlini-Baldassin e Corapi-Altobelli a centrocampo, Casoli-Garufo a destra, Curiale-Evacuo in attacco».

Un’ultima domanda: non sarebbe stato meglio che la Rai trasmettesse la partita in diretta? 

«Sarebbe stato sicuramente più opportuno. A quanto ci risulta, la partita del Catanzaro col Chievo è stata molto seguita qui da noi: avrebbe avuto buon seguito anche quella di mercoledì, visto che i tifosi genoani sono tanti. E’ una decisione inspiegabile».

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