Chiappino: «Il pari sarebbe stato il risultato più giusto»

Il tecnico della Primavera rossoblù: «Cosa salvo? La prestazione di qualche giocatore. I ragazzi stanno iniziando ad adattarsi alle difficoltà della categoria»

Chiappino Genoa
Mister Luca Chiappino (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Termina 1-2 la sfida del Begato 9 valida per la 5a giornata di Primavera 1 tra Genoa e Bologna. All’illusoria rete di Della Pietra al primo tempo hanno risposto Rabbi e Rocchi. Al termine del match, il tecnico della formazione genoana, Luca Chiappino, ha parlato ai microfoni di Pianetagenoa1893.net. Ecco le sue dichiarazioni:

 

«La gara è iniziata bene e siamo andati subito in vantaggio, poi ci siamo persi. Loro hanno giocato meglio di noi nel primo tempo. Hanno pareggiato giustamente e hanno avuto anche le occasioni giuste per andare in vantaggio. Probabilmente al termine dei primi 45′ avrebbero meritato qualcosina di più. Nel secondo tempo, con i cambi fatti, ci siamo risistemati. Abbiamo avuto il maggior controllo della gara e creato 3-4 ottime occasioni per andare in vantaggio. Anche palle abbastanza facili. Poi nel finale abbiamo fatto un errore tecnico che è costato l’1-2. Dopo non abbiamo creato praticamente più niente. La partita è morta lì. Per quanto riguarda il primo tempo c’è da essere molto arrabbiati, mentre abbiamo interpretato bene il secondo tempo. Loro non hanno fatto altro che difendersi e buttare palle, mentre noi non siamo riusciti a sfruttare le occasioni, regalando anche il pallone del gol. Visti i due tempi, forse il pari sarebbe stato il risultato più giusto».

 

Cosa salva di questa partita?

 

«Di positivo c’è la prestazione di qualche giocatore che ha fatto molto bene. I ragazzi stanno iniziando ad adattarsi alle difficoltà di questa categoria, che sappiamo essere molto difficile. Posso salvare solo quello e la buona reazione all’inizio del secondo tempo. Sotto l’aspetto della personalità, invece, dobbiamo fare passi da gigante, perchè in questo campionato non si può essere preoccupati di giocare. Bisogna entrare in campo senza preoccupazioni e noi, invece, siamo stati un po’ troppo preoccupati su alcune circostanze. Abbiamo preso una partita e non è successo nulla di particolare. C’è ancora tempo e va bene così. Ma in effetti della partita di oggi, a parte 20-25 minuti, c’è da salvare poco».

 

La prossima gara che vi aspetta è la trasferta di Cagliari. Una sfida dove, visto l’attuale rendimento dei sardi, è importante fare punti.

 

«Assolutamente. Noi, a prescindere dal possibile andamento delle altre, dobbiamo sempre giocare per vincere le partite. Avere la capacità e la determinazione di voler vincere. Altrimenti faremo molta fatica. Dobbiamo avere pazienza, siamo all’inizio e dobbiamo cercare una nostra identità e portare avanti quella. Tutte le partite sono difficili e se non giochi sempre al massimo delle tue possibilità puoi perdere con tutti. Non dobbiamo fare  dei drammi e lavorare per far crescere  ragazzi e già dalla prossima partita essere più quadrati come squadra. Questo è un obiettivo che ci dobbiamo porre».

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