ESCLUSIVA, BRIGNARDELLO (BOCA JUNIORS): «Spero che Burdisso torni al Genoa»

«Vado alla Bombonera con sciarpa o maglia del Grifone, me lo ha insegnato mio papà»

Boca Juniors Genoa Club Argentina
Patricio Celia, Mattia Beccaro, Gianluca e Sergio Brignardello (con la maglia del Genoa)

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Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Sergio Brignardello, segretario della “Asociación Genovesa-Argentina Carboneros Unidos” e collaboratore del Centro Documentazione del Boca Juniors. Un motivo per rinfrancare i rapporti con i Grifoni d’oltre oceano.

Partiamo dall’attualità: com’è la situazione coronavirus in Argentina? «La pandemia crescerà in tutto il Sud America. Venerdì abbiamo iniziato la quarantena quando i morti erano solo due in tutto il paese. Brasile e Cile destano più preoccupazione. È, invece, inconcepibile la decisione del Messico di lasciare la libera uscita ai cittadini».

L’Italia e la Spagna sono pericolosi focolai d’Europa. «La comunità italiana e ispanica guardano solo Rai International per informarsi degli accadimenti nel proprio paese d’origine. La gravità del vostro momento è come se fosse anche nostra».

C’era voglia di festeggiare il trentesimo titolo del Boca Juniors nell’ultimo trentennio? «Assolutamente sì, anche perché il River Plate si è fermato a ventotto. È un record incomparabile: mio figlio Gianluca ha celebrato ventisei trofei in ventuno anni».

Anche Daniele De Rossi è campione d’Argentina… «“El Tano” si è ritirato e il Boca ha vinto! Scherzi a parte, De Rossi ha fatto parte della rosa campione, ha una parte di merito. Lo ha portato qui Nicolas Burdisso…».

…l’ex capitano del Genoa. «Ha costruito la squadra che ha vinto la Primera Divisiòn. Ora che non è più al Boca il mio cuore da Grifone spera che possa tornare in rossoblù da dirigente. Accolsi il suo arrivo in dirigenza con queste parole: “Un genoano ti riceve al Boca”. Era emozionato».

Come valuta il rifacimento della Bombonera, uno stadio vecchio quasi come il Ferraris? «Daniel Angelici ha perso le elezioni societarie per la Bombonera: voleva abbandonarla in luogo di un nuovo impianto, sempre nel quartiere de La Boca. Lo ha battuto lo slogan del popolo xeneizes: “De la Bombonera no nos vamos”. Adesso faranno dei piccoli interventi per migliorarla e ampliarla» (le squadre d’Argentina sono associazioni civili senza fine lucrativo con un presidente eletto con mandato quadriennale rinnovabile alla scadenza, ndr).

Che consigli di mercato darebbe al Genoa? «Il Boca è una fabbrica di talenti. Mi piacerebbe che qualche giovane venisse a maturare in rossoblù, imitando Lukas König, ex Velez. Ho visto giocare due volte Bruno Amione, mi ha fatto una buona impressione».

Che cosa le piace del nuovo Genoa di Nicola? «La sua garra ha dato la svolta: finalmente con il mister si è vista una vera squadra. Criscito è entrato definitivamente nel cuore dei genoani dopo aver rifiutato la Fiorentina».

Brignardello, ha nuovi progetti in cantiere? «Voglio scrivere un libro e rafforzare la fratellanza tra la Subcomissione della Storia del Boca, il Centro di Documentazione e il Museo del Genoa. Mi piacerebbe anche organizzare una grande festa genoana a Buenos Aires – come nel 2013 per il 120º compleanno del Grifone – con Burdisso e Milito: toccherei il cielo con un dito. Mio papà mi ha trasmesso l’abitudine di andare allo stadio con qualcosa del Genoa: una sciarpa, un berretto o la maglia. Ne ho almeno dieci, quasi quanto quelle del Boca».

RIPRODUZIONI DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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