Enrico Preziosi, promesse non mantenute

«Non voglio passare un altro anno così», aveva esternato il presidente al termine di Fiorentina-Genoa del 26 maggio 2019. Nella corrente stagione agonistica, però, il Grifone è in una situazione anche peggiore

Preziosi Genoa
Enrico Preziosi (Getty Images)

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Non è sicuramente un bel regalo, quello fatto trovare ai tifosi genoani sotto l’albero del Natale 2019. Il pacco dono è arrivato a destinazione: Genoa ultimo in classifica alla vigilia della Natività con soli undici punti che fanno mal sperare per il futuro. Dal ritorno in Serie A, stagione 2007/08, mai era successo che i rossoblù si ritrovassero fanalini di coda al termine dell’ultima gara di dicembre.

Presidente, dirigenza tutta, giocatori ed allenatori ci hanno tutti messo del loro. Valutazioni scellerate nella scelta dei mister e dei subentranti in caso di esonero, prestazioni indegne di buona parte dei giocatori, errori nella composizione degli undici titolari e dei cambi, schemi di gioco fini a loro stessi sono alcune delle variabili che hanno regalato un Grifone come mai lo si era visto nel terzo millennio.

Eppure ancora oggi, dopo sette mesi dal termine della scorsa stagione, nelle orecchie dei tifosi della squadra più antica d’Italia – e con nove scudetti cuciti sulla maglia – riecheggiano le parole di patron Enrico Preziosi pronunciate dopo l’archiviazione di Fiorentina-Genoa del 26 maggio 2019 con il Grifone salvo grazie alle parate di Samir Handanovič che blindò la propria porta nella contemporanea gara Inter-Empoli. Parole pesantissime, e cariche di promesse, quelle del numero uno del Genoa, il quale ai microfoni di Radio Nostalgia, si cosparse il capo di cenere: «[…] Gli errori commessi sono evidenti, non dobbiamo commetterli più. Bisognerà impegnarsi per far modo che ciò che è accaduto quest’anno non si ripeta più. […] Oggi ci godiamo questa salvezza con la consapevolezza che non debba più succedere dover soffrire così. […] Posso promettere che se ci sarò ancora io queste cose non dovranno più accadere. Credo di aver capito bene cosa ho sbagliato e non commetterò più certe cose». Questo disse, mentre a fiorentinauno.com si spinse oltre: «Non voglio passare un altro anno così […] mi dispiace anche per i tifosi che hanno sofferto e gli prometto che non passeranno un anno cosi».

Ed il Genoa, infatti, non sta passando un anno come il precedente: peggio! Promessa mantenuta.

Di seguito, il riepilogo delle tredici stagioni in massima serie disputate dal Genoa dal suo ritorno in Serie A, con indicata la posizione in classifica prima del Natale, i punti conseguiti sino a quel momento e l’allenatore (o gli allenatori) arrivati a “mangiare il panettone” (tranne in un caso) e la posizione finale in graduatoria a termine campionato. Un dato preoccupa: più allenatori si susseguono sulla panchina nell’arco di una stagione, più il Genoa si avvicina alla zona retrocessione. Come dire… troppi cuochi rovinano la minestra.

2007/08, 22 dicembre, 17ª giornata di andata, 12º in classifica, 19 punti; Gian Piero Gasperini. 10º posto finale.

2008/09, 21 dicembre, 17ª giornata di andata, 6º in classifica, 29 punti; Gian Piero Gasperini. 5º posto finale.

2009/10, 16 dicembre, 16ª giornata di andata, 10º in classifica, 24 punti; (17ª giornata di andata prevista il 20 dicembre, rinviata un mese dopo per neve e ghiaccio) Gian Piero Gasperini. 9º posto finale.

2010/11, 11 dicembre, 16ª giornata di andata, 10º in classifica, 21 punti; (17ª giornata di andata prevista il 19 dicembre, rinviata un mese dopo per neve); Gian Piero Gasperini sino alla 10ª giornata di andata, poi Davide Ballardini. 10º posto finale.

2011/12, 21 dicembre, 1ª giornata di andata, 10º in classifica, 21 pt (recupero della prima giornata rinviata per sciopero dei calciatori); Alberto Malesani poi esonerato dopo la sconfitta prenatalizia a Napoli per 6-1. 17º posto finale (con Pasquale Marino sino alla 11ª di ritorno, quindi Luigi De Canio).

2012/13, 22 dicembre, 18ª giornata di andata, 19º in classifica, 14 punti; Luigi De Canio sino alla 8ª giornata di andata, poi Luigi Del Neri. 17º posto finale (con Davide Ballardini subentrato dalla 3ª di ritorno).

2013/14, 22 dicembre, 17ª giornata di andata, 9º in classifica, 20 punti; Fabio Liverani sino alla 6ª giornata di andata di andata, poi Gian Piero Gasperini. 14º posto finale.

2014/15, 21 dicembre, 16ª giornata di andata, 6º in classifica, 27 punti; Gian Piero Gasperini. 6º posto finale.

2015/16, 20 dicembre, 17ª giornata di andata, 17º in classifica, 16 punti; Gian Piero Gasperini. 11º posto finale.

2016/17, 22 dicembre, 18ª giornata di andata, 12º in classifica, 23 punti; Ivan Jurić. 16º posto finale (con Andrea Mandorlini subentrato dalla 7ª di ritorno, poi nuovamente Ivan Jurić dalla 13ª di ritorno).

2017/18, 23 dicembre, 18ª giornata di andata, 15º in classifica, 17 punti; Ivan Jurić sino alla 12ª giornata di andata, poi Davide Ballardini. 12º posto finale.

2018/19, 22 dicembre, 17ª giornata di andata, 13º in classifica, 19 punti; Davide Ballardini sino alla 8ª giornata di andata, poi Ivan Jurić sino alla 14ª giornata di andata, quindi Cesare Prandelli. 17º posto finale.

2019/20, 21 dicembre, 17ª giornata di andata, ultimo in classifica, 11 punti; Aurelio Andreazzoli sino alla 8ª giornata di andata, poi Thiago Motta.

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