Correva l’anno 1915: il Grifone in gondola trionfa sul Venezia

Il racconto del 3-0 del Grifone in trasferta svolto dal nostro inviato nel tempo Stefano Massa, con disegni di Marco Montaruli


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CRONACA VENEZIA-GENOA 0-3

Nella nebbia di Venezia Garbutt presenta il nuovo assetto tattico del Genoa

VENEZIA, 10 gennaio 1915

C’era molta attesa in Laguna per vedere all’opera sul campo dell’isola di sant’Elena, che sedici mesi fa proprio il Genoa aveva inaugurato con una doppia sfida amichevole (successi rossoblù per 7-0 e 3-1 rispettivamente il 7 e l’8 settembre 1913), una delle squadre favorite al successo finale, anche per valutare i progressi del Venezia, che domenica scorsa aveva perduto di misura (1-2) sul campo dei campioni d’Italia del Casale, e del calcio veneto in generale nel panorama nazionale. L’anno scorso il Genoa si era imposto a fatica (con un 2-1 in rimonta) a Verona sull’Hellas, sconfitto perentoriamente 4-0 nel campionato precedente, in cui trattamento simile (4-1) aveva subito il Vicenza. Il quarto viaggio in Veneto degli uomini di Garbutt per un incontro ufficiale ha ricalcato nel punteggio e nel divario tecnico i risultati del campionato 1912/1913, a dimostrazione della differenza che esiste ancora tra le principali squadre dell’Italia nord-occidentale e nord-orientale. Del resto, il pubblico veneziano (oggi numerosissimo – cospicua anche la rappresentanza femminile – nonostante il freddo pungente e la visibilità scarsa a causa della nebbia), se, da un lato, si auspicava una prestazione memorabile della propria squadra del cuore tale da alimentare speranze di mancata sconfitta, dall’altro, ha applaudito l’entrata in campo degli avversari e la rete con cui Santamaria I ha aperto le marcature e, alla fine dell’incontro, ha circondato il capitano rossoblù R. De Vecchi (i due soprammenzionati hanno dato un eloquente saggio della loro classe) per manifestargli la sua ammirazione. Il Genoa, accolto a Venezia con tutti gli onori, che si sono protratti anche nel post-partita, ha schierato in porta Lissoni, il quale aveva iniziato il campionato nel Roman, prestando servizio militare nella Capitale nei Granatieri, ed ha fatto esordire – nel ruolo di ala destra – tra le sue fila Berardo II (ottimo il suo esordio, impreziosito dal secondo goal), che era stato «tenuto in naftalina» domenica scorsa contro la Juventus, pur avendo ormai scontato la squalifica. Pur facendo parte della comitiva rossoblù, avvistata in mattinata in piazza San Marco, Pella non è sceso in campo, dovendo fare, suo malgrado, da «vittima sacrificale» dell’inserimento dell’attaccante della Nazionale Italiana: Garbutt, infatti, al suo posto ha messo sul lato destro della linea mediana A. Magni, arretrando al centro di quel reparto C. Sardi I, mentre Walsingham nel settore destro dell’attacco è passato dal ruolo di ala a quello di mezzala. Il Venezia, che ha dovuto giocare sulla difensiva a causa dell’evidente inferiorità tecnica, ha scelto di far giocare al centro dell’attacco, in cui solamente Storto si è fatto valere, Migliorini per poter schierare Vecchina I (forse più determinante nel ruolo di centravanti) come centromediano. Da segnalare nelle fila dei padroni di casa la lusinghiera prestazione del diciassettenne portiere Bazzeghin, che, per quanto ha potuto, ha limitato i danni per la sua squadra. La direzione del signor F. Mauro di Milano è stata impeccabile.

La positiva giornata del Genoa è stata ulteriormente rallegrata dalla notizia della sconfitta (2-4) a Torino del Casale contro la Juventus, in virtù della quale ha conquistato il primato nel Girone di Semifinale con due punti di vantaggio sulle rivali piemontesi di giornata.

Stefano Massa

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