Coda: «Genoa è storia e ambizione, non vogliamo deludere nessuno»

L'attaccante rossoblù: «Scommetterei sulle carriere di Frendrup e Gudmundsson»

Coda Genoa
Coda e Yeboah in allenamento (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«Genova, il Genoa e i suoi tifosi sono stati il motivo per cui ho scelto il rossoblù rinunciando alla Serie A: la retrocessione è un vero peccato perché questo club ha storia e una società con grandi ambizioni. Ho giocato al Ferraris da avversario più di una volta ma contro il Grifone c’era qualcosa di diverso nell’aria. Genoa-Cagliari chiamerà tanto pubblico, non vogliamo deludere nessuno». Sono le parole di Massimo Coda, attaccante del Genoa, intervistato da HelbizLive.

«Equilibrio raggiunto? Sappiamo di avere due squadre, non si vede la differenza tra chi gioca e chi resta fuori: dobbiamo sfruttare al meglio i meccanismi che mister Blessin ci sta indicando. Aspetto il termine del girone d’andata per vedere con chi ce la giocheremo, nelle prime sette giornate il campionato è stato duro: sinora il Brescia mi ha impressionato» ammette Coda.

Quali sono le differenze tra Blessin e Baroni, tecnico della promozione con il Lecce? «Blessin lavora molto sul pressing in avanti della squadra e sulla corsa anche degli attaccanti, Baroni invece ricercava la ripartenza da dietro e il gioco sulle fasce: è vero, al Genoa interpreto la partita in modo diverso, ossia attaccando l’uomo frontalmente, ma mi sto abituando».

«Strootman? Mi ha colpito la sua incredibile umiltà, è un ragazzo a sempre disposizione di tutti. Scommetterei sulle carriere di Frendrup e Gudmundsson» chiosa Coda.

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