Club Portuali Voltri: il Dragowski ferma San Giorgio

Solo le prodezze del portiere viola e gli errori di Criscito e Pinamonti non hanno consentito al Grifone di portare a Genova tre punti pesantissimi


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Il Genoa, in tenuta medievale bianca e rossocrociata, dopo aver tremato per un quarto d’ora ha poi preso campo, coraggio ed ha rischiato di sbancare Firenze.
Solo le prodezze del portiere viola e gli errori di Criscito e Pinamonti non hanno consentito al Grifone di portare a Genova tre punti pesantissimi.

Probabilmente tutti noi alla vigilia di Fiorentina-Genoa avremmo firmato per un pareggio, ma lo 0-0 di ieri sera lascia la nostra bocca molto amara.

Inoltre avremmo anche pagato di tasca nostra per veder finire la partita in pareggio alla luce di quanto è accaduto durante i primi quindici minuti di gioco.
La fase iniziale della partita infatti è stata un vero e proprio assedio viola fatto di corsa e grinta: il nostro centrocampo composto da giocatori vecchi ed esperti ma in condizione fisica ancora problematica, era costantemente travolto, le punte non riuscivano a ricevere palloni, ed è stato solo grazie alla serata positiva dei nostri difensori se il forcing viola iniziale è risultato sterile.

Ma dopo cotanto inizio di partita, imbarazzante e traumatizzante, è accaduto l’episodio che, pur non avendo condizionato il risultato della partita, per lo meno ha fatto scattare nei nostri giocatori qualcosa che ha dato coraggio ai loro cuori e lucidità nelle loro teste.
Una azione in velocità costruita dalla difesa e conclusa dall’attacco proprio come vuole Nicola ha regalato a Criscito l’opportunità di segnare su rigore un gol importantissimo..
Ma il portiere polacco in versione supereroica ha negato la gioia a tutto l’ambiente rossoblu.

Da quel momento la partita si è rovesciata: il Genoa non si è abbattuto, ha preso campo ed ha cominciato a fare gioco e creare occasioni da gol, mentre la Fiorentina ha smesso di preoccupare la nostra difesa se non per qualche iniziativa personale dei soliti Chiesa, Castrovilli e Vlahovic.

Ma è stato ancora il portiere Dragovski a compiere altri due interventi miracolosi, prima evitando una goffa autorete di Pezzella e poi ipnotizzando Pinamonti, che hanno consentito alla Fiorentina di evitare la sconfitta.

Questa è la sintesi della partita dal punto di vista delle cronaca, ma se la classifica rimane sempre pessima ed il calendario ci proporrà domenica prossima una Atalanta indemoniata, la prestazione toscana dei ragazzi di Nicola ha dimostrato che il gioco fatto di affondi rapidi che partono da dietro predicato dal nostro allenatore sta entrando nella testa dei giocatori.

Ma se il mercato non porterà nella nostra rosa dei calciatori (soprattutto in attacco) di alto valore tecnico rischieremo di vedere ancora partite in cui il Genoa gioca bene ma non riesce a concretizzare.

Inoltre a Firenze sono emersi altri dati importanti: Schöne è imprescindibile per questa squadra, Favilli è un vero centravanti, Pinamonti è ancora solo un giocatore di prospettiva ma non adatto alla massima serie, la difesa finalmente non ha fatto errori ed ha fermato la gravissima emorragia di gol subiti.

Domenica prossima l’attacco stellare di Gasperini metterà dura prova Perin e compagni: vedremo se a Firenze sia veramente cambiato qualcosa nella nostra retroguardia e se il resto della squadra sarà in grado di non affondare sotto i colpi di Zapata e compagni.

E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!
Alè Genoa!

Andrea Moresi – Genoa Club Portuali Voltri

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