Blessin: «Contro il Venezia dobbiamo dare il massimo per i nostri tifosi»

Il tecnico è entusiasta per la presenza massiccia di genoani al "Penzo": «Sono molto contento se hanno questa possibilità di venire in tanti a Venezia per sostenerci»

Blessin Mariotti Genoa
Alexander Blessin (a sinistra) con Massimo Mariotti in conferenza stampa

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«E’ difficile svolgere un bilancio dopo quattro settimane. Abbiamo lavorato molto con la squadra, abbiamo cercato di indirizzarla verso il nostro modo di giocare. Comunque per me il lavoro svolto in queste quattro settimane è positivo. Quello che manca sono i tre punti». Alla vigilia del secondo consecutivo match salvezza contro il Venezia, il tecnico del Genoa Alexander Blessin, con l’aiuto di Massimo Mariotti suo collaboratore e interprete, ha risposto alla consueta serie di domande in conferenza stampa.

Come sta Amiri?

«Il giocatore è stato colpito da un virus, è stato male ma ora è sulla buona strada. Si sta riprendendo. E’ ormai pronto, si è allenato in settimana ed è un bene quando abbiamo buoni giocatori a disposizione. Dobbiamo però aspettare però come reagirà durante l’allenamento odierno».

In una gara molto importante come quella di domani, la paura può fare brutti scherzi. Come l’ha preparata sotto l’aspetto psicologico?

«Da quando siamo arrivati, tutte le partite sono come una finale. Siamo contenti, sia noi sia i tifosi, di come abbiamo giocato. In queste partite, come quella della scorsa settimana, ci vuole però anche un po’ di fortuna per certe situazioni. Occorre restare concentrati novanta minuti e dare il massimo. Alcune volte occorre quel pizzico di fortuna per conquistare i tre punti. Anche dopo la gara contro la Salernitana, che è stata non come una sconfitta ma la sensazione è stata purtroppo quella, continuiamo a voler dare alla squadra una sensazione positiva. Occorre continuare ad allenarsi con concentrazione. Bisogna però pensare che la fortuna non viene a cercarti ma occorre guadagnarsela, creando occasioni da gol»

Col rientro di Amiri e il possibile inserimento di Gudmundsson potrebbe cambiare qualcosa a livello tattico? Schierando un giocatore dietro due punte?

«E’ nostro preciso dovere, mio e dello staff, pensare a come aiutare la squadra a rendere al meglio. Tuttavia dobbiamo focalizzarci su come vogliamo giocare e su come voler impostare la squadra. Sappiamo ciò che fa l’avversario: spesso il Venezia gioca a specchio e con lo stesso modulo dell’avversario. Però siamo flessibili per adattare la squadra alle diverse situazioni e saper reagire».

Il Venezia ha vinto a Torino: che tipo di gioco si aspetta dagli avversari?

«Loro affronteranno la partita con fiducia dopo la vittoria ottenuta col Torino. Il campo del Venezia ha la caratteristica di essere stretto: cercheranno di fare la loro partita. Sarà nostro dovere cercare di contrastarli per metterli in difficoltà».

Ci saranno tanti tifosi a Venezia, visto che è stata ampliata la capienza degli stadi

«Anche con la Salernitana ho notato come i tifosi hanno aiutato la squadra e quanto sia importante che ci aiutino in questa bellissima città. Sono molto contento se hanno questa possibilità di venire in tanti a Venezia per sostenerci. Ci daranno una sensazione molto positiva, allo staff e ai giocatori. Abbiamo dei tifosi meravigliosi»

Pianetagenoa1893.net – Ostigard può partire da titolare rientrare in difesa? E in mediana potrebbe esserci una coppia Sturaro-Rovella, visto che Badelj è un po’ appannato in questo periodo? 

«Ostigard è rientrato dalla squalifica e si è allenato bene: è un’opzione per me. E’ importante creare una formazione dove ci sono giocatori che hanno molta mentalità con quelli che hanno creatività. Nelle ultime partite abbiamo recuperato molti palloni, ma è molto importante anche effettuare le ripartenze con qualità per colpire gli avversari nella loro area».

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