Il senso del calcio di Ballardini è concentrato in una parola: corti. «La nostra idea è proprio questa: accorciare il campo, essere rapidi e andare in profondità con pochi passaggi» spiega a Villa Rostan. Principi che domani il tecnico di Ravenna cercherà di vedere dalla squadra che affronterà il Sassuolo: «Inferiorità a centrocampo? Ci vorrà l’aiuto di tutti se giocheremo a due, a partire dagli attaccanti e dal trequartista: compresi i difensori che dovranno essere bravi a scalare in avanti al momento giusto».
? #Ballardini: “Cercheremo di non concedere al Sassuolo superiorità numerica in nessuna zona del campo. Anche gli attaccanti devono dare una mano in fase difensiva”. #SassuoloGenoa
— Genoa CFC (@GenoaCFC) September 1, 2018
Questione di sincronismi, appunto. E di idee tattiche. Con tutte le probabilità al Mapei Stadium giocherà la squadra cha ha battuto l’Empoli, con 3-4-1-2. «Pure il Sassuolo (società ambiziosa e solida) avrà un giocatore tra le linee – aggiunge Ballardini – lo possiamo prendere con i difensori oppure con un centrocampista che non si trova in zona palla». Sulla situazione ambientale: «Sono felice della positività attorno alla squadra, però non dimentico l’anno scorso: avevamo una media da Europa League con altri ragazzi che oggi giocano altrove».
Favilli e Günter saranno convocati per la trasferta emiliana. L’attaccante si è allenato in gruppo da ieri. «Ancora ko Sandro e Romero» spiega Ballardini. Infine l’allenatore del Genoa parla dell’attacco rossoblù: «Kouamé e Piatek sono sempre disponibili in gioco, con e senza palla. É una bella caratteristica. Il polacco può migliorare ancora nei movimenti. Lapadula? L’anno scorso ci ha aiutato, in allenamento non si risparmia mai: è uno stimolo per tutti».