Agostini: «Occorre più cattiveria e determinazione sotto porta»

Il tecnico della Primavera del Genoa dopo la sconfitta con l'Atalanta: «Chiaro che ogni squadra, quando crea, deve concretizzare altrimenti diventa tutto più difficile»

Agostini Genoa Primavera
Mister Alessandro Agostini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Giornata negativa per il Genoa Primavera, sconfitto a Vado dall’Atalanta. I grifoncini hanno costruito alcune occasioni da rete, ma non hanno saputo sfruttarle. Ai microfoni di Pianetagenoa1893.net, il tecnico Alessandro Agostini dà una sua interpretazione della prestazione dei suoi ragazzi.

Peccato per l’occasione iniziale capitata a Papadopoulos e per altre nel primo tempo: si può dire che il Genoa doveva concretizzare quanto creato e, forse, oggi non avrebbe perso?

«Chiaro che ogni squadra, quando crea, deve concretizzare altrimenti diventa tutto più difficile. Normale nostro problema, cerchiamo di migliorarlo anche se non è una cosa semplice cattiveria e determinazione sotto porta va trovata».

La fase difensiva ha mostrato diverse lacune, l’Atalanta colpiva facilmente in contropiede: dovrà rivedere qualcosa per il futuro?

«Non credo ci siano state lacune. Noi difendiamo sempre abbastanza bassi proprio per via del fatto che non abbiamo le caratteristiche per difendere lasciandoci tanto spazio dietro. Nel secondo tempo questa cosa è stata sottolineata maggiormente perché stavamo perdendo e dovevamo andare in pressione più alti, lasciandoci un po’ di campo dietro le spalle, cosa che non siamo così abituati a fare proprio per caratteristiche. Ma è stata proprio una scelta per forzare e andare più avanti. Chiaro che facendo così si lascia più spazio dietro, ma è stata una scelta».

Papastatopoulos non ha gradito la sostituzione ed è sembrato nervoso: è solo un episodio dovuto al clima della sconfitta?

«Non ha gradito ma è stata una scelta tecnica che va rispettata. Non bisogna innervosirsi ma ragionare e farne un’occasione nel processo di crescita. La cosa più importante è sempre rendersi utile per la squadra».

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