Un anno fa, il Genoa faceva quel che voleva dell’Albinoleffe nel campionato cadetto. Dodici mesi dopo, in un contesto notevolmente superiore, i Grifoncini fermano la capolista Inter, e ci riescono con indiscusso merito nonostante un diluvio onirico che ha appesantito la partita ma non il campo dello Sciorba Stadium, perfetto e quasi intonso. Pianetagenoa1893.net ha intervistato Alessandro Agostini, allenatore della Primavera del Genoa: «Sono d’accordo, i ragazzi sono stati straordinari per atteggiamento, voglia e determinazione, per come hanno affrontato questa giornata difficile a livello meteorologico e contro un avversario davvero molto forte. Il risultato mi lascia molta positività, ho visto buone cose su tanti aspetti».
In attesa del risultato della Juventus, il Genoa è nono in classifica: cammino soddisfacente per una neopromossa che contro le prime cinque del torneo ha raccolto soltanto 4 punti in 9 partite. «Il bilancio è molto, molto positivo. Ciò premia i miei ragazzi e il loro lavoro: il frutto del percorso di crescita che stiamo facendo si vede in campo. Avanti così» carica mister Agostini ai nostri microfoni. La difesa a tre potrebbe essere l’evoluzione tattica definitiva del Genoa? «Sì. Questo schieramento ha esaltato tutti e tre i ragazzi (Scaravilli, Sarpa e Bosia, ndr) che hanno disputato una partita straordinaria. Sulle ampiezze siamo abbastanza forti».
Nuovo ruolo per Arboscello a ridosso delle punte? «Ha fatto un gol importante, fa parte di quei ragazzi che stanno crescendo, ma più che un nuovo ruolo la sua è stata una presa di posizione studiata, soprattutto in fase offensiva. Pensavamo di poterli mettere in difficoltà e così è stato, soprattutto in occasione del gol quando Riccardo si è inserito fra il centrale e il terzino» conclude il tecnico rossoblù.