Genoa Primavera come la fenice, risorge dalle ceneri e conquista il secondo posto

Un avvio incredibile per i grifoncini, che dopo cinque giornate di campionato sono ancora imbattuti e secondi in classifica


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Una partita tesa e combattuta fino all’ultimo. Questo è quello che tutti si aspettavano, ma neppure gli scommettitori più spericolati avrebbero mai potuto pensare che sul manto in erba sintetica del centro sportivo di Begato 9 si sarebbe disputata una gara come quella di ieri mattina. Genoa contro Inter, Chiappino contro Madonna, il secondo miglior attacco del campionato contro la miglior difesa. Uno scontro al cardiopalma, che ha tenuto con fiato sospeso le decine di tifosi che hanno deciso di sfidare la pioggia pur di essere lì presenti a sostenere la propria squadra.

Già con ritmi di gioco abbastanza alti fin dai primi minuti, il primo tempo si conclude con la firma di entrambi i capitani: i nerazzurri aprono le danze con Schirò, che dal limite disegna una traiettoria splendida, che prima di insaccarsi scheggia il palo alla destra di Vodisek, imprendibile per l’estremo difensore sloveno. I grifoncini, costretti anche a fare a meno di Masini a causa di un infortunio (dentro al suo posto Eboa), rispondono al 40′ con Bianchi su rigore concesso dal fischietto D’Ascanio.

La gioia per il gol vittoria di Bianchi in Genoa-Inter Primavera 4-3 (Foto Pianetagenoa1893.net)

Se si dovesse descrivere con due parole i primi 10 minuti della ripresa del Genoa, non si potrebbe che parlare di “harakiri rossoblù”. I grifoncini affrontano con estrema leggerezza l’inizio dei secondi 45′: un calo di concentrazione che risulterà quasi fatale, poichè in rapida successione arrivano le reti dell’1-2 e dell’1-3 nerazzurro. Entrambi con la firma del francese Schirò. La prima dopo un bruttissimo disimpegno da parte della difesa genoana all’interno della propria area di rigore, il secondo in seguito a una percussione dalla corsia di destra guidata da Colombini, che, dopo aver fatto il bello e cattivo tempo, scarica per il compagno, micidiale nel trafiggere Vodisek. Nonostante il doppio svantaggio, il Genoa ci crede, Chiappino continua a richiamare i suoi, dando loro la carica dalla panchina e al 62′ i grifoncini accorciano grazie all’ex Venezia Zennaro, il quale, servito ottimamente da Kallon, batte Pozzer siglando il 2-3 grazie ad un tiro leggermente viziato da Vaghi. Galvanizzati, i rossoblù prendono sempre più coraggio, Bianchi decide di prendersi sulle spalle i propri compagni da vero capitano, ma in un primo momento la sfortuna decide di punirlo: diagonale dal limite dell’area che sfiora il palo di destra e traversa nell’uno contro uno con l’estremo difensore nerazzurro nel giro di due minuti. Il numero 9 rossoblù però non si arrende e al 73′ sigla la rete dell’agognato 3-3: azione che parte nuovamente dai piedi di Kallon, il quale cavalca sulla corsia di destra e dopo qualche finta serve Bianchi. Chirurgico il capitano rossoblù, che batte Pozzer con un tiro angolatissimo. Bisogna aspettare il 90′ per vedere il Genoa trovare il vantaggio. Punizione dal limite dell’area sulla quale si presentano Rovella e Lisboa. A battere è il primo, il pallone becca in pieno la traversa e finisce tra i piedi del numero 9 genoano, abilissimo a liberarsi della marcatura e a buttare a rete al volo. Tripletta per lui e 4-3. Dopo 3 minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine.

Il risultato di 4-3 che si legge a fine gara è il segno della nuova rinascita della Primavera rossoblù, che come la fenice è risorta dalle sue ceneri e ha mostrato a tutti il suo vero potenziale. Dalla rovinosa retrocessione in cadetteria per mano dell’Empoli durante i play-out, al secondo posto con 13 (-2 dalla capolista Atalanta) alla quinta giornata di campionato senza mai essere stati sconfitti e avendo domato squadre di alto calibro come Inter e Torino. Ottimo il lavoro fatto finora da mister Chiappino e il suo staff tecnico, capaci di creare un nucleo solido e compatto, facendo risaltare le abilità dei veterani come Piccardo o Bianchi (capocannoniere della competizione con 6 gol) e trovando l’equilibrio giusto con i nuovi arrivati: da Lisboa, vecchia conoscenza rossoblù durante il Torneo di Viareggio e ora punto cardine del reparto arretrato, a Zennaro, su cui la società a deciso di investire pagandolo al Venezia circa 3 milioni di euro, fino a Yayah Kallon, attaccante classe 2001 natio di Kono, in Sierra Leone, forse un po’ troppo innamorato del pallone, ma dotato di un’abilità palla al piede in alcune occasioni disarmante. Una vera spina nel fianco per le difese avversarie. Adesso la trasferta nella città capitolina in cerca di conferme contro i pari età della Roma. Una sfida particolarmente difficile, ma mister e giocatori sono ben consapevoli di avere le carte in regola per poter dire la loro e puntare alla conquista di un biglietto per i play-off.

il gol vittoria di Bianchi in Genoa-Inter Primavera 4-3 (Foto Pianetagenoa1893.net)
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