GRIFO D’ATTACCO – Incidente di percorso a Bergamo, ora basta black out

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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La peggiore sconfitta stagionale per il Genoa coincide con l’incrocio di un vecchio amico rossoblù, Gian Piero Gasperini. La sua Atalanta strapazza il Grifone con un secco 3-0 nella gara giocata all’ora di pranzo allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Genoa mai in partita – se non nelle battute finali del match – e seconda sconfitta settimanale da archiviare il più presto possibile. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nell’11ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

In mancanza della prestazione in campo, le chiedo un commento sulla lucidità di mister Juric in conferenza. Ha fatto autocritica e solo le persone intelligenti sanno farla. Juric è ben consapevole dei limiti propri e della squadra: ieri ha lanciato un segnale chiaro a quei giocatori che alternano troppo le prestazioni. I black-out totali non aiutano il Grifo. Se il Genoa non gioca per vincere, subisce solo: non c’è niente da fare. Ieri è mancato terribilmente Armando Izzo, un difensore mobile che aiuta tutto il reparto“.

Gasperini ha vinto la sfida con Juric in ogni zona del campo? Diamo i giusti meriti all’Atalanta e a Gasperini, un collettivo interessante che veniva da un filotto di risultati entusiasmanti. L’ex tecnico rossoblù ha dominato il centrocampo con Freuler e Gagliardini e bloccato le fasce del Genoa con Dramé e Conti. Ntcham è stata una mossa assurda, in quella posizione non riesce a mettere Pavoletti nella condizione di segnare. Purtroppo il 2-0 ha tolto ogni possibilità di rimonta, un gol regalato attraverso un errore banale della difesa: peccato, poteva esserci ancora partita“.

Dopo Sassuolo, il Genoa reagì con una grande partita interna con il Napoli. Sarà così anche domenica con l’Udinese? Credo proprio di sì, la brutta gara di Bergamo è solo un incidente di percorso: hanno sbagliato tutti, in primis l’allenatore che lo ha ammesso. Adesso ripartiamo contro una squadra in risalita dopo il cambio dell’allenatore. Non mi entusiasmano per il gioco ma per alcuni singoli interessanti come Widmer, Kums, Thereau e Fofana. L’Udinese dovrà essere affrontata con il giusto approccio mentale; penso sarà la partita di Edenilson“.

É venuto a mancare l’ex presidente Fossati. Che ricordo le ha lasciato o sciô Rénso? Un grande padre di famiglia e uno sportivo a tutto tondo che non ha mai rinunciato allo sport. É stato il presidente di un Genoa genuino, legato alla genovesità e alla tradizione: eravamo poveri ma belli con i vari Martina, Pruzzo, Onofri, Policano, Damiani, Testoni… Molti calciatori lo ricordano simpaticamente per la sua solidità nelle negoziazioni contrattuali, non esisteva ancora la figura dell’agente e si doveva passare dall’ufficio do o sciô Rénso. Ho iniziato a fare tv con lui, Di Marzio, Faccenda e Simoni“.

Alessandro Legnazzi

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