MAURIZIO MOSCA: «Alex così non va»

445 presenze con la maglia bianconera, sempre onorata con impegno e dedizione, senza nemmeno scappare davanti all’onta della B: Alessandro Del Piero è un pezzo importante della storia juventina. Il capitano, la bandiera. Per questo personalmente non ho digerito quella “furbata” contro il Genoa e quel rigore inesistente. Capisco il momento difficile, capisco che in […]


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445 presenze con la maglia bianconera, sempre onorata con impegno e dedizione, senza nemmeno scappare davanti all’onta della B: Alessandro Del Piero è un pezzo importante della storia juventina. Il capitano, la bandiera. Per questo personalmente non ho digerito quella “furbata” contro il Genoa e quel rigore inesistente.

Capisco il momento difficile, capisco che in questi frangenti quando devi passare la crisi l’importante comunque è vincere. E lui, da innamorato della Juve e da grande professionista dà l’anima, ma attenzione. Era già successo contro la Lazio, adesso con il Genoa. Lo tocchi, e lui va giù a cercare la punizione o il rigore.

Poi difende ostinatamente la sua posizione sapendo di mentire, anche se domenica sera a Controcampo ha parzialmente ammesso che il rigore non c’era. Così non va. Dite quello che volete, ma a me di Juve-Genoa restano in mente due flash: Del Piero e Buffon, due esempi, due immagini di persone leali, corrette, perbene, positive. Il primo che esulta come un indemoniato dopo aver segnato il rigore della vergogna, l’altro che presa una rete da principiante bestemmia come uno scaricatore di porto. Complimenti, eh?

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