Nel vergognoso scenario della ripresa di uno pseudo campionato, si stanno verificando tentativi, da parte delle società di calcio, di mercificare la passione dei tifosi per riempire i vuoti degli stadi.
Come sempre, le società sportive, anziché riconoscere i diritti dei tifosi, come dimostrato dal dichiarato atteggiamento di non rimborsare le quote non godute degli abbonamenti, vogliono “usarli” come un muto coro greco che invoca l’aiuto degli dei mediatici.
Dalle società sportive neppure un atto di solidarietà sociale nei confronti di un evento che ha cambiato e cambierà la normalità della nostra vita.
Atto di solidarietà che, ad avviso di chi scrive, dovrebbe, responsabilmente, assumere la FIGC, in occasione delle imminenti gare di Coppa Italia, alla quale non si può proprio rinunciare, in attesa, addirittura, di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Allora, in occasione della Finale di Coppa Italia, potrebbero essere letti, in ordine alfabetico, i nomi di medici, infermieri, sacerdoti, volontari che hanno sacrificato la loro vita per permettere ad altri di vivere e di vivere anche questa giornata di sport.
In tal modo si darebbe un senso a questa Coppa Italia.
Alfredo Parisi – Presidente Federsupporter