Diritti tv/Martedì prossimo la sentenza Ue sulle schede “senza frontiere”

La decisone della Corte di giustizia del Lussemburgo potrebbe essere uno tzunami per il mercato del calcio in pay tv


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Martedì prossimo il mercato televisivo del calcio potrebbe essere sommerso da uno tsunami. Infatti, secondo quanto riporta Blitzquotidiano.it, la Corte di Giustizia dell’ Unione europea ha annunciato la pubblicazione di una sentenza rivoluzionaria riguardante il ricorso presentato dalla Premier League contro la proprietaria di un pub inglese che utilizzava schede tv greche per trasmettere le partite nel suo locale.

Il 3 febbraio scorso l’avvocato generale della Corte di Lussemburgo, Juliane Kokott, nel suo parere che solitamente orienta la successiva sentenza, aveva affermato che la disposizione normativa dell’Ue «non consente di vietare la trasmissione in diretta di incontri di calcio della Premier League (serie A inglese) nei locali pubblici, utilizzando schede di decoder straniere». Se la Corte di Giustizia farà suo il parere dell’avvocato generale, chiunque (in qualsiasi paese, visto che le sentenze della Corte del Lussemburgo hanno valenza su tutto il territorio dell’Unione) potrà comprare una scheda per il calcio in pay-tv dove queste costano di meno e vedere legalmente tutte le partite. Attualmente i diritti televisivi del calcio vengono venduti tenendo conto dei ”limiti territoriali” entro i quali essi vengono fatti valere. Sky e Mediaset, le duopoliste del mercato italiano, potrebbero dunque ricevere un duro colpo dalla sentenza e perdere quote: in più dovranno molto probabilmente essere rivisti gli accordi con la Lega di serie A.

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