“E’ stato lui”: Ciro Esposito riconobbe De Santis

“E’ stato lui!”. Rainews.it ha reso noto il contenuto della registrazione in cui Ciro Esposito, il tifoso azzurro ferito gravemente prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina e deceduto dopo una lunga agonia, in cui ha riconosciuto Daniele De Santis come suo aggressore. “Sì è lui” ha detto il giovane tifoso mentre la dottoressa Angela […]


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“E’ stato lui!”. Rainews.it ha reso noto il contenuto della registrazione in cui Ciro Esposito, il tifoso azzurro ferito gravemente prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina e deceduto dopo una lunga agonia, in cui ha riconosciuto Daniele De Santis come suo aggressore. “Sì è lui” ha detto il giovane tifoso mentre la dottoressa Angela Tibullo, nominata consulente per la parte civile dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, insieme alla mamma di Ciro gli mostrarono la foto del tifoso giallorosso. Ciro ha risposto ad altre domande: “Perché ti trovi qua?” “Mi hanno sparato” dice il ragazzo. E prosegue il suo racconto con la voce fioca: “Stavo andando a vedere la partita, il biglietto lo avevo comprato dove abito io, a Napoli”. Ha anche ricordato che gli aggressori erano più d’uno e aggiunge un particolare: “Avevano i caschi”. Il perito chiede: “Perché ti ha sparato?” Risposta: “Era fuori di testa”. “Stava in piedi e poi a terra e parlava con accento romano”. La mamma gli chiede: “Ciro, che è successo, chi è stato a farti questo?”. Esposito risponde: “C’era tanta gente, ci stavano i bambini e tutti erano in pericolo. Sono intervenuto per difenderli dalle bombe carta che lanciavano contro un pullman carico di famiglie, erano napoletani e stavano andando allo stadio. Poi ho visto il ‘chiattone’…”. In dialetto napoletano il “chiattone”, è il grassone riconosciuto dal ragazzo che due settimane dopo cadrà nel coma irreversibile che lo porterà alla morte.

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