Cagliari, Muntari abbandona il campo dopo insulti razzisti

Zeman: "Facciamo tante chiacchiere e poi ci si passa sopra. Deve cambiare la mentalità"

Sulley Muntari con la maglia del Pescara in azione contro il Genoa (Foto Giuseppe Bellini/Getty Images)

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Pessimo, squallido, deplorevole episodio di razzismo al Sant’Elia. Sulley Muntari ha abbandonato Cagliari-Pescara nei minuti di recupero a causa di fischi e cori razzisti di parte del pubblico di fede sarda. “C’era un bambino piccolo che li faceva con i genitori vicino, mi sono avvicinato e gli ho detto di non farlo regalandogli la maglia. Nel secondo tempo è successo di nuovo con la loro curva: ho parlato con l’arbitro e in quel momento mi sono infuriato perché mi ha detto che non dovevo parlare con il pubblico. Ho insistito dicendogli che doveva avere il coraggio di fermare la partita. L’arbitro non serve solo a stare in campo e fischiare, deve anche sentire queste cose ed essere da esempio” ha spiegato il centrocampista a Sportmediaset.

Zdenek Zeman, tecnico del Pescara, ha aggiunto: “Facciamo tante chiacchiere e poi ci si passa sopra. Deve cambiare la mentalità. Non dobbiamo farci giustizia da soli“.

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