Focus su Adel Taarabt: ora o mai più

Il marocchino arriva al Genoa dopo l'esperienza mediocre al Milan


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[tps_title]I dubbi[/tps_title]

Non bene e non fuma da buon musulmano. Prega cinque volte al giorno dirigendo la mente verso La Mecca. I dubbi sono legati a un ego troppo forte, che nemmeno lui sa controllare durante le crisi. Ci penserà Ivan Juric, allenatore che in questi mesi di Genoa ha dimostrato grande tatto umano verso tutti i componenti della rosa rossoblù. Taarabt non gioca una partita di massima serie da un anno e mezzo; la condizione atletica è più che approssimativa, quindi i primi allenamenti non saranno condotti a tutta forza. Il rischio d’infortunio (come il rischio di non prenderla mai) è troppo alto.

Entrerà nei meccanismi del tecnico di Spalato poco per volta. Senza esagerare. Il Grifone lo aspetterà perché la società crede in lui. Taarabt non dovrà sprecare questa occasione, forse l’ultima ad alto livello della sua carriera. Dovrà lavorare con dedizione, ascoltare la voce di Juric e del proprio corpo per riscoprire il gusto dell’allenamento. Il talento c’è, come lo aveva Perotti e tutti gli altri calciatori resuscitati sulla via di… Pegli.

Taarabt in allenamento (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)

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