ESCLUSIVA PG – Balbontin: “Vi racconto quando spaccai il labbro a Jurić”

Il comico arenzanese: "L'unica sinistra rimasta a Genova è quella della classifica di Serie A"

Ivan Juric (foto Genoa cfc)

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Nel mezzo dell’estate rossoblù, con la squadra a faticare in ritiro a Neustift, Pianetagenoa ha incontrato in esclusiva un fuoriclasse della risata nonché grandissimo tifoso del Genoa: il comico arenzanese Enrique Balbontin.

Cosa direbbe a Pavoletti per farlo restare al Genoa?Leonardo sta benissimo a Genova e al Genoa: non credo sia lo strumento di qualche agente che sta forzando per avere un contratto migliore, del resto è rappresentato da suo papà. Pavoletti è un ragazzo spontaneo, vero e calcisticamente è l’attaccante giusto per il Grifone: se arriverà una grande squadra che lo riempirà di soldi sarò solo contento per lui. Se resta può dare l’esempio in un calcio moderno dove modelli ce ne sono pochi”.

Rincón è stato il primo nome di mister Jurić: deve restare.Non ho più scritto niente a riguardo perché sono in attesa della famosa conferenza di Enrico Preziosi: salvo un asso nella manica del Joker, credo, comunque, che non siano cambiate le politiche societarie. Tomás e Pavoletti sono insostituibili per il Genoa, assieme a Perin e Burdisso formano la spina dorsale rossoblù. Il presidente dovrebbe rendere appetibile a sé stesso e a chi viene al Genoa l’opportunità di durare più di sei mesi: purtroppo i tifosi prendono coscienza della rosa definitiva solo a gennaio, quando finisce l’ultimo mercato stagionale”.

Che impressione le ha fatto Ivan Jurić?Ha le idee molto chiare e un progetto definito. Mi sembra che la squadra lo stia seguendo con la mentalità giusta. Sono legato a Jurić da un episodio: tempo fa giocai una partitella contro lui, Spinelli, Scarpi, Milanetto, Murgita, Rossi e Gasperini. Dopo un minuto di gioco difesi con il corpo una palla, Jurić venne sotto e lo colpii senza volerlo con una spallata al labbro, aprendoglielo completamente. ‘È un bel modo creativo di suicidarsi, almeno morirò al Pio sotto i colpi di un genoano’ pensai, invece Ivan è stato signorilissimo perché ha capito che il posto dove faccio ridere è il campo da calcio. Se avessi fatto il suo lavoro, non avrei potuto fare questa intervista…”.

Da buon avvocato genoano assumerebbe le difese di Izzo?Assolutamente si, addirittura gli farei gratuito patrocinio. A parte gli scherzi, conosco Armando e so che è un bravissimo ragazzo. Purtroppo il suo cliché è perfetto, visto da dove proviene: da avvocato devo rilevare che nelle partite incriminate lui non ha nemmeno giocato. Esiste il reato di omessa denuncia, è vero, se così fosse mi auguro che Izzo sia trattato allo stesso modo di Antonio Conte. Il presidente Preziosi gli ha assicurato il massimo sostegno”.

Cosa pensa dell’adesivo incollato rossoblù incollato sul retro del pullman della Sampdoria?È un pro memoria, facciamo una statua di sughero a chi ha compiuto questo gesto! La mettiamo all’interno del centro sportivo Gloriano Mugnaini. È un grandissimo, ha avuto ‘un’idea come un’altra’, per dirla alla Paolo Conte”.

Alessandro Legnazzi

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