La prima vittoria non si scorda mai: nel 1929 Genoa-Fiorentina 7-0

Domani incontro numero 100 tra rossoblù e viola


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Prima del centesimo incontro tra Genoa e Fiorentina ricordiamo il primo disputatosi a Genova. Domenica 17 febbraio 1929 la Fiorentina sarebbe dovuta scendere in campo per la prima volta a Genova, ma l’incontro venne rinviato per consentire ai rossoblù di disputare una partita amichevole, che terminò 1-1, contro il Barracas di Buenos Ayres. L’incontro venne recuperato tre settimane dopo (domenica 10 marzo) e registrò quella che è ancora adesso la più netta vittoria rossoblù.

Alla prima azione giunse la prima delle sette reti del Genova 1893 alla malcapitata avversaria dalla casacca a striscioni alternati bianchi e rossi (i due più esterni e quello centrale), con un tiro di precisione di Giovanni Chiecchi III, su verticalizzazione di Ercole Bodini I. Al 9’ Felice Virgilio «Levre» Levratto II, schierato nell’occasione in posizione di centravanti, raddoppiò con un tiro al volo da una decina di metri su allungo di Chiecchi III. Nel finale del primo tempo si ebbe una defezione per parte: tra i padroni di casa Ercole Bodini I per i colpi ricevuti alla testa e al fianco destro in un «grappolo» aereo con il portiere avversario Mario Sernagiotto e il compagno Quinto Maria Rosso, tra gli ospiti Carlo Giacomelli per il riacutizzarsi di una slogatura alla spalla sinistra (fu ben sostituito nel ruolo di terzino sinistro dall’ex doriano Raffaele Rivolo). Fino al 20’ della ripresa la Fiorentina riuscì a mantenere la sconfitta in proporzioni accettabili, ma poi crollò. Fu Rosso, approfittando di un tiro sbilenco di Luigi «Luigin» Burlando, a segnare da pochi metri la terza rete. Due minuti dopo arrivò la quarta segnatura, propiziata da una pregevole conclusione al volo di Chiecchi III sugli sviluppi di una punizione battuta da Burlando. Al 28’ Rosso, lanciato da un passaggio sulla sinistra di Levratto II, dopo aver seminato in velocità Giuseppe Focosi e Rivolo, mise a segno con un diagonale rasoterra la quinta rete. Al 38’ Levratto II, approfittando di una verticalizzazione di Chiecchi III, si presentò tutto solo davanti a Sernagiotto, che trafisse, dopo averlo invitato all’uscita. Al 42’ arrivò la settima rete, con un’azione iniziata da Rosso, che aveva prima rubato il pallone a Focosi e poi lo aveva ceduto a Levratto II, il cui cross era stato deviato in rete da Giovanni «Gino» Puerari III, che aveva seguito a distanza l’azione.

Dopo 19 giornate la Fiorentina era il «fanalino di coda» del Girone B della Divisione Nazionale con 6 punti, avendo vinto due partite (3-2 in trasferta contro la Reggiana e 2-1 in casa contro la Cremonese), avendone pareggiate altrettante (doppio 1-1 casalingo contro Verona e Napoli) e perse 15, con una differenza-reti di – 54 (15 reti fatte e 69 subite). Il Genova 1893 era quinto con 25 punti alle spalle di Brescia (27), Ambrosiana (29), Juventus (32) e Bologna (33). Rispetto alle posizioni in classifica soprammenzionate, al termine del girone esse rimasero inalterate con la sola eccezione dell’Ambrosiana, scavalcata non solo dal Brescia e dal Genova 1893, ma anche dalla Pro Vercelli.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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