Era la partita più importante della stagione, ed è finita bene.
Basterebbe questo per commentare il 2-1 che il Genoa ha inflitto al Lecce, nella partita che aveva tutto del playoff: il pareggio sarebbe stato inutile, la vittoria era l’unico risultato da inseguire.
Il Grifone parte bene, va in vantaggio ma dopo poco la paura di sbagliare blocca la testa dei giocatori.
I pugliesi fanno molto gioco ma sono debolissimi in difesa e poco incisivi in attacco.
Dopo il pareggio leccese i rossoblu si risvegliano dal torpore e se era stato il palo a negare la gioia del gol a Iagello, la schiena di Gabriel è stata invece più generosa con il redivivo centrocampista polacco, buttato a sorpresa nella mischia dopo la moria di centrocampisti rossoblu: tiro-palo-schiena-gol.
Potrei parlarvi di azioni fatte bene ed altre fatte male, di Pandev e di Iagello, ma stasera non riesco a scrivere di calcio: l’avvilimento con cui ho vissuto questa vigilia mi porta a vivere in modo istintivo le cose rossoblu, soprattutto proprio le ultime partite di campionato.
Stasera il mio iper tecnologico orologio ha mandato due avvisi che riguardano la mia salute.
Il primo dopo il rigore sbagliato da Mancosu, il secondo dopo il triplice fischio di Doveri.
Il cuore è sempre a rischio quando si nasce Genoani.
Da stasera anche il database della Apple lo sa.
Comunque la fondamentale vittoria consente a Nicola di poter affrontare le prossime difficilissime partite con due jolly in tasca e cinque passi di vantaggio rispetto al baratro.
Il Genoa stasera non è retrocesso.
Ma, ancora, non si è nemmeno salvato.
Mercoledì sera sarà Derby, che però non è più decisivo per la nostra classifica: e chi glielo dice ora ai ciclisti che anche quest’anno non si potranno vendicare?
E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!
Alè Genoa!
Andrea Moresi – Genoa Club Portuali Voltri
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