Jagiello eroe a sorpresa, jackpot del Genoa

Il polacco propizia la vittoria del Grifone: palo, schiena di Gabriel e +4 in classifica

Jagiello Genoa
Il destro a giro di Jagiello (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il volto del Genoa è la radiosità di Pinamonti che dopo il gol di Jagiello salta come un bimbo felice a Natale. Il volto del Grifo è l’intera squadra che travolge e sotterra il polacco in un’ammucchiata di felicità. Quanta voglia avessero di esultare per una vittoria lo si legge negli occhi di Goldaniga, impiego nel finale, nei sorrisi di Ghiglione, in panchina per novanta minuti, e di Cassata. É stato il solito Genoa, brutto da vedere e senza costrutto di gioco, ma non è stata la nota atavica sfortuna a metterci il ghirigoro finale. Palo, schiena, gol: la dea era bendata di rossoblù. Che sia un segnale del destino?

L’episodio fortunato, tuttavia, non toglie merito alla squadra di Nicola, anche perché dopo il destro a giro di Jagiello sulla ribattuta poteva arrivarci Pandev, pittore di calcio. Al Genoa è mancata la capacità di saltare l’uomo di Iago Falque, distante dalla porta e spalmato a una spanna dalle panchine, e la spinta sugli esterni ma, in compenso, ha avuto finalmente sicurezza sulle palle inattive e solidità nella fase difensiva. Non fosse stato per l’erroraccio di Romero (ahi) l’ordalia del Ferraris sarebbe stata meno magmatica per il Grifone e più corrosiva per il Lecce: invece al Cuti salta in mente di non respingere di testa il cross di Mancosu, autore in precedenza di una meta nell’H del Bisagno. Una finta che inchioda Perin e dà inizio a una nuova partita.

Il Genoa reagisce e, sotto pressione, alza il proprio baricentro e inizia un palleggio irritante nella metà campo salentina perché lento, orizzontale e senza personalità. Nessun tiro in porta per almeno un quarto d’ora, nessuna verticalizzazione a creare superiorità numerica. Fino al lampo di Jagiello, eroe a sorpresa che riscrive la classifica di Serie A. Jackpot del Grifone con l’ultima monetina in fondo alla tasca. Difficile, forse impossibile, ricapiti ancora. Ma di fronte a una simile eccezionalità il volto del Genoa non può che essere radioso.

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