Lettera/Daiana Cauteruccio: «Noi, genoani della Sud: figli di un dio minore?»

La nostra lettrice ha scritto questa missiva aperta al presidente del Genoa, Enrico Preziosi

I distinti in rossoblù dello stadio Luigi Ferraris (Foto Gabriele Maltinti/Getty Images)

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Caro presidente,

è già da qualche tempo che le vorrei scrivere: in questi ultimi due anni soprattutto, ci sono state parecchie volte in cui, come buona parte degli altri tifosi, mi sono sentita presa in giro dalle sue promesse fumose e dalle sue scelte personalistiche e di puro profitto per quel che riguarda il mercato.

Mi sono sentita presa in giro le mille volte in cui il Genoa è stato vergognosamente derubato o sbeffeggiato e lei non ha mosso un dito.

Mi sono sentita presa in giro quando l’anno scorso la partita con il Milan è stata piazzata alle tre del lunedì pomeriggio e lei non ha nemmeno pensato di intervenire sulla faccenda. Ormai l’abbiamo capito che di noi tifosi a lei non interessa assolutamente nulla, che tanto siamo stupidi noi che ci crediamo ancora e facciamo l’abbonamento. Fatto sta che lo facciamo ogni anno: 17 o 18 mila persone, che lei sceglie costantemente di deridere e sbeffeggiare.

Ma, in quanto abbonata pagante, non posso che limitarmi a sperare che in un modo o nell’altro questa tiritera cessi con la vendita della società da parte sua. In quanto abbonata pagante – e profumatamente, aggiungerei-, come altre 17000 persone almeno, credo di avere il diritto di dire la mia sulla scelta scellerata di far entrare in gradinata Sud i tifosi laziali, da sempre nemici della tifoseria genoana e da sempre riconosciuti come tifoseria non proprio mite e amichevole.

Credo di averne diritto, perché lei sta mettendo a rischio la mia incolumità e quella di tutti i tifosi che da anni, o per esaurimento di abbonamenti in Nord o perché, avendo famiglia e bambini, preferivano un posto più tranquillo e hanno pagato l’abbonamento per la Sud.

Credo di averne diritto, perché lei sta mettendo a rischio l’incolumità degli stewards e di tutti i lavoratori e le lavoratrici che domenica saranno assegnati alla Sud e che vedo lavorare con impegno e pazienza ogni domenica, nonostante tutti i problemi.

Credo di averne diritto perché le ricordo che per numero di abbonati in proporzione ai posti disponibili noi le permettiamo di far concorrenza alle tante grandi del nostro campionato e siamo, comunque, tra le prime squadre in Italia!

Ci accontentiamo, ammesso di trovare i relativi biglietti, di accedere al settore 5 (pessimo per la visuale, da anni, a dirla tutta) per due partite all’anno.

Ci accontentiamo di avere solo la metà dei tornelli aperti perché mancano gli stewards e qualche volta entriamo a partita iniziata perché mezz’ora di coda non basta per entrare.

Questo però non possiamo e non può permetterlo! Non può mettere a rischio la sicurezza di chi paga per vedere una partita o costringerci a non andare allo stadio!

Sappia che se dovesse accadermi o accadere qualcosa di increscioso domenica, la riterrò come il principale responsabile.

E spero che, a me, si uniscano tutti i tifosi genoani e specialmente i tifosi abbonati o con un biglietto acquistato in Sud.

Daiana Cauteruccio

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