La lavagna tattica: troppa Juve per il Genoa

Anatomia della sconfitta dei rossoblù sotto la Mole


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[tps_title]Genoa mai pervenuto, neanche dal punto di vista fisico[/tps_title]

Giocare contro la Juventus non è facile per nessuno, la squadra di Allegri è forse la più fisica delle italiane. Anche il Genoa, che fa dell’agonismo e dell’atletismo le sue armi migliori, si è dovuto inchinare allo strapotere atletico della Juventus. Il 3-0 firmato da Mandzukic nasce da una corsa inarrestabile del giocatore croato, bravo a ribaltare il fronte d’attacco dopo aver recuperato la sfera nella sua metà campo.

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Mandzukic ( nel cerchio rosso) attacca la profondità dopo aver recuperato palla e averla scaricata su Dybala( cerchio giallo). Quest’ultimo, con un lancio di prima intenzione, serve il proprio compagno di squadra sulla corsa. Lo sviluppo dell’azione porterà Mandzukic a firmare la rete del 3-0 con un preciso interno destro sul secondo palo.

La debacle del Genoa è sintetizzata dal gol del definitivo 4-0. Questa volta è Bonucci a mettersi in proprio attaccando, palla al piede, la metà campo dei rossoblù. Troppo facile per il difensore bianconero saltare Cataldi e Ntcham, per poi fulminare Lamanna con una bordata da fuori area. Questo gol testimonia le difficoltà del Genoa nel contenere una Juventus, sicuramente più motivata, ma anche più in palla atleticamente.

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La rete del 4-0: Bonucci parte palla al piede dalla propria metà campo, sia Ntcham che Cataldi (cerchio rosso) non riescono a fermare l’avanzata del difensore bianconero. Dall’immagine si può notare quanto spazio ci fosse da attaccare nella zona centrale (rettangolo rosso), con le linee di difesa e centrocampo del Genoa troppo distanti tra loro.

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