La lavagna tattica: troppa Juve per il Genoa

Anatomia della sconfitta dei rossoblù sotto la Mole


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[tps_title]Il 4-2-3-1 asimmetrico dei bianconeri chiave di lettura del match[/tps_title]

Una Juventus “strana”, almeno dal punto di vista della disposizione dei giocatori sul terreno di gioco, ha messo in crisi le marcature ad uomo adottate da Juric. Allegri, evidentemente ancora scottato dalla sconfitta dell’andata, ha saputo mettere in crisi il Genoa sfruttando a proprio vantaggio la caratteristica principale della squadra di Juric: le marcature ad uomo a tutto campo. I bianconeri, oltre ad aver giocato su ritmi altissimi, sono stati bravi a far saltare il fortino difensivo dei rossoblù decentrando Dybala sulla destra. In questo modo, Cataldi è stato costretto a seguirlo lasciando la zona centrale sguarnita: spazio sfruttato sia da Marchisio con i suoi inserimenti, ma anche da Higuain. La rete dell’1-0 della Juventus sintetizza alla perfezione i movimenti adottati dalla Juventus per far male al Genoa.

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Nell’immagine in alto è ricostruito il primo gol della Juventus. Come si può notare, Dybala(cerchio giallo) è decentrato sulla destra. Dal suo spostamento sulla fascia si crea lo spazio centrale occupato da Higuain ( secondo cerchio giallo). Il centravanti argentino, da perfetto rifinitore, serve con un pallonetto l’accorrente Marchisio, anticipato da Munoz con un intervento disperato che si tramuterà in autogol.

Anche in occasione della rete del raddoppio juventino, l’azione parte dalla destra e sempre con Dybala. Questa volta è il talento argentino ad andare a chiudere l’azione con un preciso sinistro all’angolino, sfruttando la sponda di Khedira , anche lui inseritosi centralmente nel cuore dell’area di rigore del Grifone (immagine in basso).

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