La lavagna tattica: è piaciuto il Genoa garibaldino del San Paolo

La squadra di Ballardini ha mostrato contro il Napoli trame di gioco precise e ordinate. Peccato per l'imprecisione sotto porta, il tallone d'Achille rossoblù


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[tps_title]Lazovic mezzala, la mossa che sorprende la mediana azzurra[/tps_title]

La mossa (quasi) vincente di Ballardini è stata sicuramente quella di inserire Lazovic nei tre di centrocampo, sfruttandone qualità tecniche e fisiche. Darko ha dato un grandissimo contributo alla manovra del Grifone attaccando sistematicamente lo spazio alle spalle della mediana azzurra. In fase di non possesso, la nuova posizione di Lazovic aveva un chiaro intento: bloccare gli inserimenti di Hamsik e contemporaneamente permettere a Rosi di uscire alto su Mario Rui, mentre Biraschi rimaneva incollato a Insigne. In questo modo il Genoa non ha permesso il solito sviluppo dell’azione sulla catena di sinistra del Napoli, rendendola prevedibile. Nell’immagine in basso sono riproposti i movimenti di Lazovic sia in fase offensiva che difensiva.

Napoli Genoa 1

Lazovic da mezzala destra andava ad attaccare spesso lo spazio alle spalle della mediana di Sarri. In questa immagine è riproposta una delle azioni più pericolose del Genoa, con Lazovic nel “vecchio” ruolo di esterno destro.

Napoli Genoa 2

Da questa immagine si possono notare le marcature del Genoa in fase difensiva. Palla a Mario Rui e Rosi esce subito a coprire la linea di passaggio, mentre Pandav presiede Jorginho e Lazovic segue il movimento di Hamsik. Una situazione che si è ripetuta più volte, finché il Napoli non ha aumentato il ritmo del giro palla per eludere la pressione dei rossoblù.

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