Perinetti: “Quel Lazio-Genoa del 1962, la mia prima partita”

Il direttore generale racconta: "Mi portò allo stadio un amico di famiglia. Forse era destino che la mia strada si sarebbe unita a quella del Grifone”

Perinetti
Giorgio Perinetti (Foto Genoa cfc Tanopress)

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“Mi portò allo stadio un amico di famiglia. Forse era destino che la mia strada si sarebbe unita a quella del Genoa”. Giorgio Perinetti, ai microfoni del sito ufficiale rossoblù, racconta la sua prima volta allo stadio: correva l’anno 1962, era il 18 marzo, l’impianto era il Flaminio, il campionato era quello di serie B. Il direttore generale ricorda anche i nomi dei giocatori del Grifone che scesero in campo quel giorno: “Da Pozzo, Fongaro, Bruno, Occhetta, Colombo, Baveni, Bolzoni, Giacomini, Firmani, Pantaleoni, Bean. Allenatore Gei”. Il dirigente ricorda perfettamente un episodio di quella gara: “Mi colpì un episodio particolare in quella gara che terminò con il risultato di 0-0. A un certo punto la Lazio partì in contropiede. Ricordo il leggendario portiere da Pozzo, famoso tra i genoani per un record di imbattibilità, uscire precipitosamente dall’area di rigore. Si tolse dalla testa, in fretta e furia, il berretto d’ordinanza, per respingere il pallone con il capo e indirizzarlo in fallo laterale”. Il Genoa era capolista nel torneo cadetto e raccolse un importante punto per la classifica: al termine del campionato arrivò primo con 54 punti (all’epoca la vittoria valeva 2 punti) davanti alle altre due promosse in serie A Napoli e Modena (43 punti ciascuna).

Una formazione del Genoa 1961-62 vincitore del campionato di serie B

 

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