Così come qualche anno fa prendeva palla e puntava deciso la porta avversaria, Marco Nappi ha portato avanti con identica determinazione un’iniziativa che ha, nell’aspetto sportivo, solo un pretesto per fare del bene e regalare una speranza a tanta gente che soffre.
L’ex funambolo del Genoa è infatti il promotore del “Derby della Solidarietà”, che si terrà domani sera allo stadio Ferraris a partire dalle 20.30. Madrina della serata Simona Ventura.
Nappi, quando è nata l’idea di organizzare una partita contro la Sla?
«Subito dopo aver preso parte, a Firenze, alla partita per Stefano Borgonovo, ho pensato di idearne una simile a Genova. Sarà l’occasione per ricordare un grande capitano rossoblu come Gianluca Signorini, aiutare Stefano, che assisterà al match, e tutti coloro che, come lui, combattono contro questa tremenda malattia».
Quanto è stato difficile ottenere l’assenso di giocatori importanti come quelli che scenderanno in campo domani?
«Vi assicuro che è stato facilissimo. Tutti quanti si sono messi a disposizione, accettando con entusiasmo l’invito. Li ringrazio di cuore, dal primo all’ultimo».
Che risposta si attende dal pubblico di Marassi?
«Genova ha sempre reagito alla grande a manifestazioni di questo genere. La partita in onore di Gianluca Signorini, ma anche molti altri eventi, hanno dimostrato quanto il pubblico rossoblucerchiato sia vicino a chi soffre».
Mancheranno Milito e Palombo, convocati con le rispettive nazionali, ma i nomi di chi scenderà in campo sono comunque di primissima qualità…
«Si, giocheranno grandi protagonisti della stagione attuale di Genoa e Sampdoria: Rossi, Criscito, Ferrari e Sculli su un fronte, Cassano, Franceschini e Delvecchio sull’altro. Molto gradita la presenza dei due mister, Gasperini e Mazzarri, e di elementi che hanno fatto la storia delle due società. In chiave blucerchiata mi riferisco, tra gli altri, a Roberto Mancini, Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, Moreno Mannini, Luca Pellegrini, Marco Lanna, Fausto Pari, Fausto Salsano, Giovanni Invernizzi e Attilio Lombardo. Sulla sponda genoana, invece, spiccano Tomas Skuhravy, Gennaro Ruotolo, Vincenzo Torrente, Stefano Eranio, Stefano Tacconi, Mario Bortolazzi, Massimo Briaschi, Valeriano Fiorin, Armando Ferroni e il sottoscritto».
Voglia di vincere, anche se si tratta del “Derby della Solidarietà”?
«I derby importanti sono quelli di campionato e Coppa Italia, ed io posso reputarmi fortunato visto che sono riuscito a vincerli in entrambe le manifestazioni. Domani sera speriamo che a vincere sia il pubblico».
Che idea si è fatto della Sla?
«A mio avviso, i calciatori non sono più esposti di altri ad ammalarsi. Basta un aspetto per confermarlo: in Italia, ben cinquemila persone sono affette da questo morbo e la stragrande maggioranza di queste non ha avuto nulla a che fare con lo sport. Il dato più negativo è che la malattia è in costante crescita. Speriamo che attraverso iniziative come il “Derby della Solidarietà” si possano trovare risposte concrete».
Claudio Baffico