«Ho bei ricordi sia con la maglia del Genoa che con quella del Cosenza. Spero di risentire lei nella gara di ritorno col Grifone primo in classifica e i lupi vicini a una salvezza tranquilla». Alberto Urban ha formula ai microfoni di Pianetagenoa1893.net il suo pronostico per le due squadre che si incroceranno sabato prossimo: arrivò nel club più antico d’Italia proprio da quello calabrese, dove aveva militato per tre stagioni in serie B, nel 1989. I rossoblù erano tornati in serie A: in panchina c’era l’indimenticato Franco Scoglio: «Con lui è stata una stagione indimenticabile e da allora il Genoa ce l’ho sempre nel cuore e quest’anno dobbiamo salire in A» racconta ai nostri microfoni.
Fatti i dovuti distinguo tra i Blessin e Scoglio, diversi per carattere e per operare in epoche differenti, si può dire che hanno qualche caratteristica in comune?
«Sicuramente entrambi hanno in comune l’essere passionali. Scoglio andava sotto la Nord per incitare i tifosi, ma anche Blessin lo ha mostrato diverse volte quando è andato, sin dallo scorso campionato, sotto la Nord: sa trascinare il pubblico e questa è una caratteristica importante in una piazza come quella genoana. Anzi, può essere l’arma in più per conquistare la promozione: il tifo casalingo può essere il valore aggiunto».
Il Genoa ha la seconda difesa della serie B, con soli 5 reti subite, ma ha segnato appena 9 gol
«In effetti per una squadra come il Genoa, che ha la migliore rosa del campionato, 9 reti sono un po’ poco. Mancano quei 4-5 gol in più che consentirebbero alla squadra di Blessin di avere 4-5 punti in carniere che porterebbero il Grifone in testa alla classifica. E’ semplice: la Reggina e il Bari hanno segnato rispettivamente 17 e 18 gol e sono in testa. »
E come si può spiegare la penuria di gol?
«Secondo me è un fatto solo momentaneo. Contro il Cagliari, il Genoa ha avuto almeno tre occasioni importanti per passare in vantaggio. E credo che Coda stia attraversando un mese sfortunato: saprà riprendersi, è lui il bomber della serie B e saprà dimostrarlo. Il Genoa ha comunque dei valori importanti: ha la rosa migliore, seguita da Cagliari e Parma»
C’è un giocatore del Genoa, in particolare del centrocampo, che le assomiglia per caratteristiche?
«Direi di no, visto che io sono piccolino di statura (NDR: ride): tutti sono strutturalmente molto più alti e robusti di me. Manca forse il “peperino” che con la sua corsa riesce a mettere in difficoltà gli avversari, ma il reparto mediano lo vedo molto consistente».
Ancora sul centrocampo: Strootman, Frendrup, Badelj, chi la convince di più?
«Sicuramente Strootman è un giocatore che dà col suo tasso tecnico quel qualcosa in più al reparto. Il fatto che è ritornato con grande piacere al Genoa è un elemento molto positivo: i suoi compagni sanno che l’olandese li può essere un trascinatore della squadra. Un altro elemento in più per conquistare i punti per la promozione».