GRIFO D’ATTACCO – Genoa, che rammarico contro la peggior Juventus

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Genoa, che occasione mancata. Il La squadra di Ballardini non approfitta di una Juventus sulle gambe e distratta dopo la sosta di metà gennaio: il Grifone esce sconfitto 1-0 dallo Stadium di Torino. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 71ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Qual è la sua chiave di lettura di Juventus-Genoa? «Un peccato perché il Genoa non è riuscito ad approfittare della peggiore Juve dell’anno, talmente pasticciona da aver fatto infuriare Allegri obbligandolo a delle sostituzioni prettamente difensive (Sturaro, Asamoah e Barzagli). Il gol di Douglas Costa era di facile lettura, Perin è stato lento in uscita e Izzo ha commesso l’unico errore della partita, che si è rivelato fatale».

Mai più senza una prima punta di ruolo: è d’accordo? «Parlerei più di mancanza di occasioni, il Genoa non ha giocatori di fascia capaci di mettere palloni in area. Laxalt è un parente lontano di quello che abbiamo visto nei primi due anni, deve ritrovare se stesso; Rosi non riesce ad andare al traversone, è più un terzino di contenimento. Se Taarabt stecca, manca un alter ego che metta il compagno di squadra in condizione di fare gol».

Sta facendo discutere la prestazione dell’arbitro… «Di Bello ha sbagliato la prima partita da quando è internazionale, cioè da poche settimane. Non mi trovo d’accordo con le ammonizioni che ha irrogato ai giocatori del Genoa e risparmiato alla Juventus. Certi cartellini, penso all’intervento da dietro di Benatia, dovevano essere estratti a norma di regolamento. Adesso il Grifo ha molti uomini in diffida e un calendario non semplice nell’immediato».

Domenica al Ferraris arriva l’Udinese, all’andata finì male per il Genoa… «E’ vero, la partita non è da sottovalutare perché Oddo ha resuscitato i friulani in poco tempo portandoli alle soglie dell’Europa League. Sarà una battaglia da vincere con la muscolarità a centrocampo: ecco perché mi piacerebbe rivedere Omeonga dal primo minuto con Bertolacci e Veloso. La gara con l’Udinese è altresì cruciale alla luce delle partite delle dirette concorrenti. Infine aggiungo una cosa: basta gare al lunedì, il Genoa non è seguito solo da barbieri».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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